Pericolo amianto nel Lazio, scatta l’allarme, la consigliera dirigente di Legambiente, Cristiana Avenali, afferma: “Serve una legge per la Regione, la presenza di amianto è pari ad un milione di tonnellate” durante un convegno, di questa mattina del 5 febbraio, presso il Consiglio Regionale. Infatti, sono presenti enormi di quantità di amianto e si sono verificati oltre mille casi di tumori maligni, tra il 2001 e il 2014, cifre alte che necessitano nuove misure di sicurezza. Cristiana Avenali designa, tra l’altro, i dati registrati nel Registro regionale dei mesoteliomi maligni del Lazio, presso il dipartimento di Epidemiologia del Sistema sanitario regionale, riporta che: fino al 2014 sono stati annotati 1042 casi di mesotelioma maligno (70% uomini e 30% donne), prevalentemente nella fascia di età 65-74 anni. Mentre in altri Comuni un tasso di incidenza (TI) è “particolarmente elevato”, come Campagnano di Roma (TI 6,6), Rignano Flaminio (TI 5,9), Sezze (TI 5,6), Capena e Colleferro (TI 5,5), Pomezia (TI 5,2), Gaeta (TI 5,1), Civitavecchia (TI 4,7), Frascati (TI 4,2), Roma ha un TI di 2.8 tra gli uomini e 1 fra le donne. La consigliera di Legambiente, propone di creare un “nucleo amianto”, ovvero servizi che coordino e monitorino costantemente la situazione, adottando le giuste misure, fornire servizi utili per la tutela della salute del cittadino e per lo stesso territorio e infine, sostituire con altri materiali tutte quelle strutture che contengono amianto con prodotti alternativi e prosegue: “”La sostituzione dell’amianto con il fotovoltaico e applicare un sistema di microraccolta, mettendo in atto quanto già previsto e non attuato da una delibera del 1998, che prevedeva la mappatura e l’individuazione dei siti di smaltimento”.
di Erika Lo Magro
5 febbraio 2015