Questa mattina i rappresentanti dell’associazione ambientalista e no profit “Leprotti di Villa Ada” hanno trovato una spiacevole sorpresa proprio sotto al cartello dell’organizzazione: un esemplare, nonché simbolo dell’organizzazione stessa, di leprotto ucciso. C’è chi ha parlato di intimidazione perché considerati “scomodi” da molti.
L’associazione di Villa Ada aspetta che il Comune cominci a dare la giusta importanza a questo spazio verde della Capitale: “Continueremo ad aspettare fiduciosi che Villa Ada sia considerata una priorità di Roma Capitale e non di… Mafia Capitale“, soprattutto perché i cittadini chiedono risposte alle tante preoccupazioni che riguardano lo stato di incuria del parco del Municipio II.
Ma l’evento, per quanto sgradevole, non fa sì che i Leprotti di Villa Ada decidano di non portare avanti la loro azione, anzi: “Sarà massima la nostra vigilanza per evitare ogni tentativo di intaccare in modo improprio questo insostituibile patrimonio pubblico. Certi che l’Amministrazione comunale non potrà che ‘stigmatizzare’ quanto accaduto“.
11 febbraio 2015