“A me mi avvelena il sangue, sai perché? Siete tra amici, ciò vuol dire siamo una sola famiglia, no, ci dobbiamo aiutare tra di noi…Ma che dobbiamo fare la fine di Napoli qua? Siamo venuti a Roma per stare in grazia di Dio“. Sono le parole dell’intercettazione Silenti relative all’inchiesta Camorra Capitale che ha portato all’arresto nella giornata di ieri, 10 febbraio, di 61 persone affiliate al clan Pagnozzi. Ferdinando Silenti è stato definito un sodale dell’associazione, oltre che componente della famiglia Calì. La conversazione in questione è alla base della custodia cautelare emessa dal gip di Roma e rappresenterebbe la prova del legame tra il clan Senese e quello appunto di Pagnozzi. All’interno di tale intercettazione, infatti, Silenti farebbe riferimento proprio a una controversia avuta con alcuni uomini di Nicola Senese.
11 febbraio 2015