Con una sentenza depositata oggi, la Suprema Corte boccia il ricorso della sorella di Rino Gaetano contro la cover band ‘Ciao Rino’. Il gruppo che omaggia il cantautore calabrese, morto a Roma nel giugno 1981, potrà utilizzare legittimamente il marchio ‘Ciao Rino’ e potrà continuare a esibirsi a livello locale. La diatriba nacque nel 2004, quando Anna Gaetano citò in giudizio il leader della tribute band, Alessandro D’Orazi, chiedendo 25mila euro di risarcimento per la violazione del marchio ‘Ciao Rino’ e 50mila euro per danni morali, dichiarando di essere la proprietaria esclusiva del marchio, in quanto erede del fratello. La signora Gaetano sosteneva inoltre che il gruppo rovinava le canzoni di Rino. La donna, in passato, aveva già avuto a che fare con la band, avendo ricoperto il ruolo di manager, prima che i rapporti con il leader D’Orazi si incrinassero. Fu così che nel 2001 decise di depositare domanda di registrazione del marchio ‘Ciao Rino’. La Cassazione, però, ha quest’oggi rigettato il ricorso della signora Gaetano, allineandosi con le sentenze del tribunale e della Corte d’appello, ritenendo esclusa l’utilizzazione abusiva del marchio da parte della tribute band, in quanto tale utilizzo risale ad una data antecedente a quella di registrazione.
di Laura Guarnacci
11 febbraio 2015