Daniele De Rossi si sente a casa sua a Trigoria, Roma e i suoi tifosi rappresentano un legame indissolubile. Ma Tutto era pronto a sciogliersi. A Raccontarlo lo stesso centrocampista al sito Uefa.com: “Nel calcio d’oggi è un’eccezione, ci sono tante cose che si devono incastrare per far sì che ciò avvenga. C’è stato un momento che sia io sia Totti abbiamo rischiato di lasciare questi colori“.
“Alla base c’è l’amore che abbiamo per questa squadra per questa tifoseria e soprattutto l’amore che questa tifoseria ti dà indietro”, ha aggiunto De Rossi. E pensa a quanto passato: “Ricordo il primo giorno che sono entrato a Trigoria. Il primo giorno di allenamenti che poi è il giorno più emozionante per i bambini perché ti consegnano il materiale e cominci a vestire come i tuoi campioni, i tuoi miti. I campi d’erba e cominci a scoprire un mondo sconosciuto, perché per me la Roma era una cosa che andavi la domenica a vedere, non era parte di me”.
Ma anche i momenti bui sono da ricordare, non solo quelli belli: “Le gare che mi lasciano i ricordi migliori sono sempre le vittorie di squadra. Mai un gol mio. Ho fatto forse il gol più bello della mia carriera in un altro 7-1, quello contro il Manchester United all’Old Trafford quindi non posso dire che quella partita la ricordi con piacere, nonostante avessi fatto un gol bello. Ricordo con piacere Real Madrid-Roma dove vincemmo 1-2 e passammo ai quarti di finale, ricordo con piacere Lione-Roma 0-2, ricordo con piacere Roma-Real Madrid 2-1, tutte partite andata e ritorno dove ti giochi la vita e parti da sfavorito, come è normale che sia per una squadra come la Roma e dove abbiamo invertito il pronostico e fatto sognare i nostri tifosi“.
12 febbraio 2015