Si è conclusa il 5 febbraio, a Montreal, in Canada, la seconda High Level Safety
Conference sulle tematiche della sicurezza aerea che ha visto la partecipazione di oltre 800
delegati provenienti dai 191 Stati aderenti all’ICAO (International Civil Aviation Organization).
La Delegazione Italiana, guidata dal Vice Direttore Generale dell’ENAC Benedetto Marasà e
dal Console Generale Italiano a Montreal, nonché rappresentante permanente dell’Italia
presso l’ICAO, Enrico Padula, comprendeva, da parte ENAC, il Direttore Centrale
Regolazione Tecnica, Alessandro Cardi, il Direttore Centrale Coordinamento Aeroporti.
Giuseppe Daniele Carrabba, il responsabile dell’Ufficio Safety, Rosario Concilio, il membro
alternato Italiano presso il Consiglio ICAO, Antonino Bardaro, nonché rappresentanti
dell’Agenzia Nazionale Sicurezza Volo (ANSV), dell’Aeronautica Militare e dell’ENAV.
La Delegazione Italiana ha partecipato attivamente ai lavori contribuendo, in coordinamento
con le Delegazioni della Commissione Europea e degli Stati membri dell’Unione e dell’ECAC,
alla presentazione delle tematiche sui programmi di sicurezza, sull’individuazione, ricerca e
soccorso degli aeromobili a seguito di incidente aereo, sulla raccolta analisi e condivisione
dei dati degli eventi aeronautici. Inoltre, come da precedente Comunicato Stampa, l’Italia ha
presentato a margine della conferenza il Piano nazionale di assistenza alle vittime di incidenti
aerei e la relativa normativa emessa dall’ENAC.
L’Italia ha presentato anche, insieme all’Irlanda e alla Danimarca, un progetto di utilizzo della
tecnologia satellitare per il rilevamento della posizione degli aeromobili lungo la rotta
percorsa, in particolare nelle tratte oceaniche e in regioni inospitali. Il progetto denominato
ALERT, sviluppato dal consorzio Aireon, fra vari fornitori di servizi di controllo del traffico
aereo fra cui l’ENAV, prevede la messa in orbita di 66 satelliti che riceveranno i segnali
trasmessi dagli aeromobili in volo e li convoglieranno ad una stazione di terra in Irlanda che li
registrerà e diffonderà ai vari centri di controllo delle compagnie aeree. Il sistema in fase di
sviluppo utilizzerà la tecnologia ADS-B (Automatic Dependance Surveillance – Broadcasting)
e consentirà di ottenere dati a scansione molto ravvicinata (anche di pochi secondi) in modo
che sarà possibile seguire da terra senza soluzione di continuità la posizione degli aeromobili
in volo, garantendo quindi la loro tracciabilità.
La problematica del “global tracking” degli aeromobili, emersa drammaticamente a seguito
degli incidenti dei voli AF447, precipitato nell’Oceano Atlantico, ritrovato dopo alcuni mesi e
del volo MH370, scomparso nell’Oceano Indiano, mai più ritrovato, è stata una delle più
rilevanti della Conferenza che ha analizzato lo stato delle varie iniziative regolamentari e
tecnologiche per pervenire a sistemi di controllo che consentano di conoscere in ogni
momento la posizione degli aeromobili in volo, anche nelle zone dove non è assicurata la
copertura radar; le conclusioni della Conferenza hanno raccomandato all’ICAO l’urgente
completamento degli studi per l’emissione degli standard tecnici con i quali l’industria possa
approntare le soluzioni tecnologiche e operative sulla continua tracciatura degli aeromobili.
Agli Stati, ai costruttori aeronautici, agli enti di controllo del traffico e alle compagnie aeree è
stato inoltre raccomandato di iniziare a utilizzare le soluzioni tecnologiche esistenti in attesa
della pubblicazione e applicazione dei nuovi standard.
Altro tema rilevante della conferenza ha riguardato l’analisi dello stato di attuazione degli
standard di sicurezza emessi dall’ICAO, in particolare dell’SMS – Safety Management
System (Sistema di Gestione della Sicurezza), sia a livello degli Stati, sia da parte delle varie
organizzazioni industriali a cui si applica, in particolare operatori aerei, enti di controllo del
traffico aereo, aeroporti, centri di addestramento, ditte di manutenzione.
Il Segretariato dell’ICAO ha analizzato i progressi svolti dai vari Stati membri, evidenziando
un deciso miglioramento globale dell’attuazione degli standard, segnalando però che vi sono
ancora notevoli differenze di applicazione fra Stati e Stati e fra le varie regioni del mondo. È
stato quindi richiamato l’impegno necessario per pervenire a una omogeneizzazione delle
performance di sicurezza. Da più interventi è stato richiesto all’ICAO l’emissione di una prima
revisione dell’Annesso 19 – Safety Management e del Doc. 8959, che fornisce guida alla sua
applicazione, per fornire agli Stati e all’industria elementi che ne facilitino l’applicazione.
In tale contesto l’Italia ha presentato una memoria elaborata congiuntamente agli altri Stati
Europei che richiede una semplificazione della normativa ICAO per favorire il passaggio da
un sistema regolazione e di sorveglianza della sicurezza basato solo sulla conformità alle
regole a un sistema che tenga conto della valutazione dei rischi associati alle varie attività
aeronautiche, denominato “Risk Based Oversight”.
Altri temi sviluppati nel corso della conferenza sono stati: la sicurezza nelle aree dove sono in
corso conflitti di guerra, il coordinamento fra gli Enti civili e quelli militari, la cooperazione in tema di sicurezza a livello regionale.
di Erika Lo Magro
6 febbraio 2015