Dopo il caos scoppiato stamattina a causa della registrazione della telefonata tra Lotito e Iodice, Stefano Di Martino, responsabile della comunicazione della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:”La telefonata di stamane, con un richiamo in prima pagina, come fosse cronaca nera, mi lascia molto perplesso. Vedo delle situazioni poco chiare. Non ho sentito nulla di nuovo. Questa modalità di poter accendere un riflettore per poter ostacolare un cambiamento o la possibilità di migliorare un sistema, mi fa pensare alle tante cose che ci possono essere dietro certi meccanismi. Andiamo ad accendere situazioni che ci fanno perdere solo tempo, che danno notorietà a chi non conoscevi, in questo paese funziona così. Nei contenuti e nei modi non entro. Io ho stima per tanti professionisti che lavorano, ma non trovo corretto l’atteggiamento di chi stamane ha tirato dentro i colori biancocelesti in questa situazione, proprio coloro, inoltre, che dicono di raccontare la Lazio. Agirò nelle mie competenze per non lasciare che venga tirata in ballo ulteriormente la Lazio in certi ambiti, chi dà spazio a questi fenomeni ne risponderà”.
Ma Di Martino preferisce parlare delle partite della Lazio: “Io rimarrei sui temi di campo perché gli altri non ci riguardano. Poi è chiaro che questo è un paese strano, ci sono i cinque minuti di notorietà, sono sempre contro questo modo di fare le cose, questo aiuta tanti che devono riempire o scrivere palinsesti radiofonici. Questi non servono a nulla, dispiace che si dia spazio a certe notizie, per chi vuole una notorietà su certe tematiche. Sono situazioni che non devono distoglierci i nostri pensieri dal campo, legati a una partita come quella di Udine”. Poi prosegue riguardo le obiezioni sollevate dalla Lazio riguardo l’arbitraggio con il Genoa: “Sul discorso Genoa tanto se ne è parlato, rispetto a tutto quello che è successo nel rettangolo verde. Quello che mi lascia perplesso è che sento commenti di persone che mesi fa alzavano i forconi sugli episodi di campo, gridavano a congiure e complotti e che adesso dicono che il sistema non può cambiare e che siamo noi solo a lamentarci. Questo è il classico moralismo al contrario di chi fino a ieri ha chiamato le piazza per lamentarsi di determinate condizioni, oggi ci puntano il dito. Questo deve essere un altro fattore che ci deve far comprendere, che c’è sempre la voglia di tirarci il sasso e di metterci alla gogna. Non ci casca nessuno in questi tranelli. Oggi la gol line-technology è una realtà e già qualcuno dice che è inutile. Questo è un paese molto strano, se cerchi di migliorare un sistema molte persone gridano allo scandalo. Noi siamo per una linea trasparente – ha affermato De Martino – non è una polemica nei confronti della classe arbitrale. Siamo stati accusati di non aver alzato mai dei polveroni, quando poi avviene ci si ritorce contro. Possiamo migliorare, possiamo trarre spunto da certe discussioni, per poter cercare di migliorare il sistema con delle soluzioni. Io cerco sempre di far riflettere la gente, non ho mai visto deferimenti particolari per chi si è lamentato in un certo modo. Non i polveroni o i pollai, cerchiamo di fare le cose con una maturità giusta. Cerchiamo di ragionare in maniera serena”.
13 febbraio 2015