Claudio Lotito è stato ospite del programma di Fox Sport “The Directors Box” e ha parlato a tutto tondo del mondo calcio e della Lazio. Subito ha detto la sua sulle tante polemiche arbitrali che ogni settimana riempiono le pagine sportive di calcio: “Abbiamo deciso di approvare il ‘gol non gol’ come tecnologia, che verrà varato nella prossima riunione di Lega. Vogliamo coniugare qualità e maggior risparmio. Il presidente Tavecchio ha predisposto una lettera al presidente Fifa Blatter proprio per evitare queste dietrologie e interpretazioni che non sono esclusivamente univoche. Spero che questo strumento di ausilio per l’arbitro possa incrementare la credibilità del calcio italiano. Una volta per tutte dobbiamo dare certezza nel giudicare le azioni, perché queste determinano delle ripercussioni sulla credibilità di questo sport. La tecnologia deve essere legata a terzi e riconosciuta da tutti come giudicato definitivo“.
Lotito ha parlato anche delle polemiche che sono nate dopo Juventus-Milan, sopratutto in riferimento a quanto detto da Adriano Galliani, che ha affermato la diffusione di immagini ritoccate da Sky sotto pressioni della società bianconera: Lotito ha detto che in questa parte di stagione ci sono fin troppe polemiche che non all’estero non ci sono e che non fanno bene alle società italiane e all’emittente e, proprio parlando di Sky, ha detto che la Lazio non ha grande esposizione mediatica e che probabilmente è il frutto di una scelta nei palinsesti.
Proprio in riferimento al calcio estero ha parlato del grande divario economico con le squadre degli altri campionati e ha fatto l’esempio di quelle spagnole: “Le dimensione economiche di questi club – ha affermato Lotito -, soprattutto Real e Barcellona, determinano un disallineamento economico non indifferente. In Italia solo la Juve può competere con quelle cifre. La Lazio ha appena 90 milioni di ricavi, c’è troppo gap! Io sono convinto che attraverso una buona organizzazione e una politica di crescita, si possa a arrivare a quei risultati. L’Atletico in questo senso è un esempio”.
Poi Lotito ha parlato delle riforme che riguardano il mercato: “Abbiamo inserito modalità di acquisto in passato non usate. Prima si poteva comprare giocatori pagandoli in tre rate, ora in cinque. Oggi c’è anche la possibilità del prestito con diritto di riscatto nella sessione successiva. È prevista anche l’abolizione delle comproprietà: dal 1 luglio tutte le società che hanno delle comproprietà saranno infatti costrette a risolverle. A partire da luglio 2015 abbiamo anche obbligato le società a saldare debiti con i club“.
Lotito ha sottolineato anche la volontà di far crescere nuovamente il calcio nazionale attraverso i giovani italiani: “Vogliamo valorizzare al meglio i giocatori italiani, con le rose da 25 giocatori, di cui 4 dal settore giovanile e 4 della Federazione. Ci sarà inoltre l’obbligo dell’Academy per i settori giovanili e le doppie proprietà – ha detto Lotito -, elementi che porteranno alla valorizzazione esclusiva delle squadre italiane. A tutto questo si unirà il Fair play finanziario, che entrerà in funzione nei prossimi anni“.
Dopo aver parlato di Conte e dello stage in Nazionale al quale si sono opposte due società, Juventus e Roma, Lotito ha concluso con una battuta sulla politica e sulla possibilità di lasciare la presidenza della Lazio qualora si buttasse nel mondo politico: “È un’invenzione anche solo pensarla una cosa del genere”.
9 febbraio 2015