La seduta nell’aula Giulio Cesare in Campidoglio convocata in mattinata per la dismissione immobiliare di 600 immobili decisa dall’Amministrazione guidata dal sindaco Ignazio Marino, si è trasformata in una vergognosa ressa con qualche buffetto e schiaffo in seguito all’esposizione di cartelli sarcastici e provocatori da parte del Nuovo Centro Destra contro quella che è considerata una svendita “a favore degli amici degli amici” –– con in testa la coordinatrice Roberta Angelilli – e dalla Lista Marchini con in testa il capogruppo Alessandro Onorato.
Nel pubblico sono comparsi cartelli con su scritto “Vendesi” insieme ad urla “ Marino svende Roma” ed il tentativo di alcuni esponenti della maggioranza PD di rimuovere i manifesti, ha dato il via ad una ressa che ha visto protagonisti fuori controllo i consiglieri del Partito Democratico, Orlando Corsetti – spalleggiato da Erica Battaglia – che hanno sfasciato un pezzo di cartello e tentato di toglierlo ad Onorato, il quale è stato difeso dall’esponente della Lega dei Popoli, Marco Pomarici.
L’acceso battibecco ha costretto la presidente Valeria Baglio a sospendere la seduta.
Le accuse rivolte nei confronti della maggioranza PD da parte dell’opposizione capitanata dagli esponenti della Lista Marchini, riguardano l’assenza di provvedimenti per l’adeguamento degli affitti ai prezzi di mercato, per la riconversione in uffici degli immobili di via Giolitti e stazione Termini, per l’esclusione dei morosi dagli sconti sull’acquisto e per l’ eliminazione di un trattamento privilegiato per la dismissione delle sedi diplomatiche e religiose.
Diversa la replica del PD che attacca l’opposizione, colpevole di difendere furbi e privilegiati.
di Federico Purificati
12 febbraio 2015