A causa di una nube tossica in Spagna scatta l’allarme a pochi passi da Barcellona. La Protezione Civile spagnola ha dichiarato poco dopo l’esplosione, avvenuta questa mattina all’interno di una azienda di prodotti chimici a Igualada, che i cittadini non dovranno uscire di casa, neanche per andare a prendere i bambini a scuola. “C’è poco vento“, spiegano gli esperti della Protezione Civile, “la nube tarderà a dissolversi“. Nell’esplosione sono rimasti feriti due operai. La nube tossica che si è sprigionata mette paura: le indicazioni sono di restare chiusi in casa, porte e finestre sigillate.
Alle ore 13 è stato parzialmente revocato lo stato di emergenza emanato dalla Protezione Civile, con la riattivazione della circolazione stradale e dei trasporti pubblici. Tuttavia, come ha spiegato l’assessore agli interni della Generalitat, Ramon Espadaler, si mantiene l’allerta per le fasce più a rischio della popolazione: bambini, anziani, persone con problemi respiratori e donne incinte. Inoltre risulta che circa 600 alunni resteranno chiusi in 23 asili dei comuni colpiti dall’emergenza fino a quando la nube non si sarà dissipata.
Il numero degli operai intossicati è salito a tre e “sono tutti fuori pericolo“, ha affermato Espedaler, che in dichiarazioni ai media ha minimizzato gli effetti nocivi della nube. “Ha solo effetti irritanti, ma non genera problemi di tossicità grave“, ha assicurato. Secondo i vigili del fuoco, che alle 13 avevano ricevuto oltre 278 chiamate di allarme, la nube tossica in Spagna è ricca “di vapore irritante” ed è stata provocata dall’esplosione per la mescolanza di acido nitrico con solfuro di ferro, per cause in corso di accertamento.
12 febbraio 2015