Continua il digiuno della Roma in casa: a secco da novembre, la squadra di Rudi Garcia si fa fermare sullo 0-0 anche dal disastrato Parma dopo una partita a tratti inguardabile. Tutta rintanata nella propria metà campo, la squadra ducale lascia la manovra ai giallorossi, che però sono lenti, prevedibili, poco mobili e incapaci di creare spazi. Pochissime le occasioni, più che altro nel finale di gara, dove Verde prova a dare la scossa ma senza successo. Occasione persa per allungare sul Napoli, sì, perché ormai la Juve sembra andarsene inesorabilmente, mentre per la Roma rimane il rammarico di aver gettato al vento l’ennesima occasione di lottare per lo scudetto.
Con Totti e Maicon, Garcia fa a meno anche di Holebas e Pjanic inserendo Florenzi, Cole e Keita, con il rientrante De Rossi. Davanti, insieme a Ljajic, ecco i due africani di rientro Gervinho e Doumbia. Donadoni mette al centro dell’attacco Belfodil, mentre a centrocampo c’è Mariga. Subito pare di capire che i ducali non abbiano voglia di scoprirsi e si schierano tutti nella propria metà campo, cercando qualche rado contropiede. I giallorossi tengono palla, manovrano bene per almeno 15’ ma in generale faticano quando devono ripartire dalla propria area, proprio come visto negli ultimi mesi. Il primo tiro arriva al 18’ con De Rossi, che prova a girare il destro su assist di Ljajic dal limite ma manda alto, ma è il serbo a trovare la ghiotta opportunità al 23’, ma il tiro da due passi viene murato dalla difesa parmense. Alla mezz’ora due episodi dubbi, il primo con Manolas che in area spinge Nocerino e il secondo Keita che cade a terra dall’altra parte su contrasto con Mauri, ma in entrambi i casi l’arbitro Giacomelli lascia proseguire. La Roma gioca al trotto, non trova spazi e ci prova poco. Al 42’ ci riprova Ljajic con un’azione personale al limite, poi dopo un tunnel entra in area e calcia sul primo palo non trovando lo specchio della porta, mentre allo scadere è Keita dio testa a chiamare all’intervento Mirante, ma il portiere para sulla linea. E i fischi dell’Olimpico sono forti all’intervallo.
Si riparte ma la Roma, pur propensa in avanti, fatica a trovare spazi ed è lentissima in fase di costruzione. La prima vera azione arriva poco dopo il cambio tra De Rossi e Verde, con uno scambio in area tra Cole e Gervinho, ma Mirante respinge con i pugni. Al 20’ ci prova ancora Nainggolan con il destro ad incrociare ma manda fuori di poco, ma il belga è caparbio e poco dopo su sponda di Manolas su angolo ci prova in spaccata e manda sull’esterno della rete. La spinta della Roma c’è, ma manca la precisione e le forze. A 7’ dalla fine anche il palo di Cole su cross di Verde, ma l’inglese è sfortunato anche al 44’, quando viene pescato da un cross di Florenzi sul secondo palo ma il sinistro di prima intenzione finisce alto sulla traversa. E in pieno recupero Sanabria, entrato da poco, serve a Verde la palla buona, ma il tiro finisce alto. Fischi assordanti e meritati per la Roma, che si fa fermare dal Parma. E ora la crisi, quella dei giallorossi, è conclamata.
15 febbraio 2015