La seconda fase dell’operazione Vitruvio, condotta dalla Guardia di Finanza di Roma nei cantieri edili presenti nei quartieri di Casalotti e Boccea, ha portato all’arresto di cinque funzionari del Nono Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Campidoglio e all’obbligo di firma per sei imprenditori. Tra i funzionari arrestati compare “Lo Squalo”, chiamato così per la sua spiccata attitudine a chiedere mazzette. Dietro le sbarre Giovanni Grillo, tecnico del XIV Municipio, mentre ai domiciliari sono finiti Daniele Cacchioni e Massimo Mazzucco, tecnici del dipartimento Urbanistica di Roma Capitale, Rita Del Brocco e Franco Di Carlo, ispettori Spresal della Asl RmE. Obbligo di firma per gli imprenditori Federico Savo Sardaro, Antonio Serratore, Silvio Santamaria, Fabrizio Fontana, Alfonso Bruno Fattibene e Paolo Bacolini. Le indagini della GdF hanno portato alla luce la presenza di un vero e proprio tariffario : 6mila euro per l’autorizzazione a costruire, 5mila per permesso e costruzione e 8mila euro per l’autorizzazione a costruire con varianti al progetto. Gli episodi di corruzione riguardavano tutte le fasi, dalla presentazione del progetto al Dipartimento fino alla fase dei controlli, che sistematicamente non rilevavano gli abusi. Un sistema di “corruzione preventiva”, secondo gli inquirenti, che permetteva agli imprenditori di farla franca e ai funzionari di intascare ingenti somme di denaro. Le indagini, iniziate un anno e mezzo fa, sono ancora in corso d’opera. In aiuto dei finanzieri anche due imprenditori.
di Laura Guarnacci
2 febbraio 2015