Il Piper Club è stato fondato da Alberigo Crocetta, un avvocato, Giancarlo Bornigia, commerciante di automobili e Alessandro Diotallevi, importatori di carni. Storica discoteca della Capitale, il Piper, che si trova in via Tagliamento, è un’icona, ha condizionato tendenze e mode di un’intera generazione e ha lanciato tanti artisti del panorama musicale nazionale. Per molto è stato il punto di riferimento per giovani e personaggi famosi, da Anna Magnani a Vittorio Gassman e spesso è stato associato al concetto di novità e trasgressione.
Il 17 febbraio 1965 si sono esibiti The Rokes e l’Equipe 84, entrambi accolti positivamente dal pubblico. In seguito il Piper ha lanciato tanti artisti, tra cui Caterina Caselli, Romina Power, Loredana Bertè, Renato Zero e Patty Pravo, ricordata come “la ragazza del Piper”. Proprio perché riuscito a imporsi nel panorama capitolino, nel 1965 Mina ha girato al su ointerno dei caroselli per la Barilla.
Frequentare il Piper significava anche seguire la nuova linea artistica proposta e che si ispirava al beat inglese e tanti gruppi che suonavano questo genere si sono esibiti in questa discoteca, che ha anche ospitato cantanti di musica leggera e gruppi italiani.
Nel 1970 il Piper è rimasto nelle mani di Bornigia, che negli anni Settanta ha anche cambiato la linea artistica della discoteca, ha fatto esordire Mia Martini e i Ricchi e Poveri, e ha fatto esibire gruppi come Genesis, Pink Floyd, il giovane Jimi Hendrix e in seguito anche i Nirvana. Ed è proprio all’inizio degli anni Settanta che il Piper è diventato una discoteca. Con il grande successo della musica house dance, rap e tecno, il Piper ha ospitato musicisti come Jovanotti, Marco Trani, dj Peter, Gigi D’Agostino, Linus e Albertino.
Nel 2006 ha ricominciato ad ospitare concerti di artisti nazionali e internazionali, ma tra il 2010 e l’inizio del 2011 è rimasto chiuso. Il fenomeno Piper ha avuto talmente tanta risonanza che ha ispirato film televisivi e serie televisivise.
17 febbraio 2015