Una protesta al Casilino, 6 persone finite in manette e 6 denunce inflitte dopo violazione di proprietà privata, resistenza al pubblico ufficiale con atti violenti e in ultimo, per invasione di edifici. Una protesta che ha avuto luogo presso un centro immigrati, nel quartiere periferico romano del Casilino, nel quale ai 12 stranieri coninvolti erano state già revocate le misure di accoglienza, predefinite in precedenza, per la violazione reiterata delle regole di comportamento civile, per questo motivo hanno dato luogo alla “manifestazione”. Secondo le ricostruzioni eseguite dalla Questura, nel momento in cui i responsabili di tale centro immigrati hanno convocato queste 12 persone, al fine di essere allontanate dall’edificio, questi stessi si sono letteralmente barricati dentro, sbarrando la porta di ingresso con mezzi di fortuna, ovvero delle sedie trovate all’interno. Giunti sul luogo gli agenti del Commissariato Casilino, i responsabili avrebbero iniziato ad aggredirli con pugni e calci, scagliando addosso a loro delle sedie. Le forze dell’ordine, a quel punto, hanno provveduto ad avvertire altri colleghi, in seguito arrivati al centro immigrati, per prestare soccorso e placare la situazione caotica, che si è sviluppata, bloccando così tutti gli immigrati responsabili. Dei 12 malviventi, 6 persone sono finite in manette, mentre le restanti sono stati denunciati in stato di libertà per invasione di edifici, per violazione di proprietà privata e infine per resistenza al pubblico ufficiale con atti violenti.
di Erika Lo Magro
13 febbraio