La Roma di Garcia non sta vivendo un periodo positivo: deve far fronte alle assenze dei giocatori causate dai vari infortuni e non riesce a tornare ai tre punti in campionato. Ha perso terreno permettendo alla Juventus di creare più distacco e ha fatto sì che il Napoli, ora terzo, si avvicinasse al secondo posto. Ma Garcia è ottimista, sa che la squadra deve migliorare l’approccio alla gara, ma ha completa fiducia nei ragazzi che schiera.
Che momento sta vivendo Rudi Garcia dal punto di vista personale, da tecnico?
“Chi mi conosce bene sa che più le cose sono due: più lavoro, più ci credo. Questo è ovvio. Finché i giocatori danno tutto in campo non è impossibile tornare sul tabellone e vincere. Dopo bisogna dire le cose come sono. E’ vero che dobbiamo migliorare tanto nei primi tempi per non prendere ritardo. Abbiamo la pareggite acuta, dobbiamo risolverlo. I segnali che dà la squadra con così tanta sfortuna bisogna solo dare fiducia ai ragazzi nello spogliatoio, pronti a giocare. Anche se giocando sempre gli stessi si perde in freschezza“.
Ci sono giocatori che hanno ammesso di non avere molta fiducia in se stessi.
“Io dico che per far tornare questa ruota della sfortuna bisogna spingere di più noi dall’inizio. Se uno fa il metro in più, o per dare una soluzione o per recuperare una palla, allora saremo molto meglio. E’ interessante la cosa che ha detto Keita, lui da inizio gennaio non è con noi. Ha ritrovato la squadra con meno fiducia. Quando la squadra ha tanti problemi ha bisogno dei suoi tifosi. Quando vanno bene le cose è sempre un piacere essere contenti, ma il loro aiuto è importante in questo momento, quando la squadra se l’aspetta. Io lotto per questo, perché i giocatori anche se sono meno numerosi sono sempre forti. Nonostante io abbia meno scelte, i tifosi devono sapere che i giocatori danno sempre il 100%. Ecco perché lotto contro queste cose che leggo, i tifosi non devono essere presi in giro. Lo spogliatoio è carico, sa che deve fare di più. Ma sappiamo anche che usciremo da questo momento con meno problemi. Non è possibile che la sfortuna faccia peggio di questo. Kevin lo rivedremo la prossima stagione, ma quando avremo tutti saremo di nuovo fortissimi. Nel frattempo dovremo fare di più. Qualificarsi sarà l’obiettivo di domani. Impareremo più da noi stessi in momenti come questo“.
I giocatori sono carichi davvero. Non ci raccontano stupidaggini. Poi rendere questa carica in campo è sempre difficile. E’ frustrante per lei non trovare il modo di rendere questa carica risultato?
“In campo c’è, ma non continuità. Abbiamo giocatori importanti, a partire dal Capitano. C’è il leader in campo, che corre dappertutto, ma anche i leader importanti che prendono la mia strada sul fatto di caricare la squadra. E’ sempre importante avere la voglia che si vede e che si sente. Mi rimangono tre attaccanti per domani, ma non è un alibi. I giocatori sanno che anche così possiamo vincere contro tutti in Italia. Dobbiamo ritrovare la strada della vittoria. Quando uno non vince deve solo stare zitto e lavorare, per vincere dopo. Questo ti dà la possibilità di vincere. Ma io voglio tranquillizzare i tifosi: squadra e giocatori danno il 100%, anche se non ci riesce tutto. Gli errori si possono fare, ma mollare mai. Se abbiamo l’aiuto dei tifosi le cose miglioreranno“.
Ibarbo e Doumbia?
“Saremo più forti in attacco. Su Doumbia non c’è nulla da vedere, basta vedere i numeri. Lui lo aspettiamo come Gervinho, alla fine della settimana prossima sarà finita la Coppa d’Africa. Victor per me ha tutto per diventare un campione. Bisogna lavorare tanto con lui, c’è il talento. Bisognerà valutarlo sul campo, non prenderemo nessun rischio con lui anche se siamo in urgenza. Se può aiutare la squadra domani lo farà, ma senza prendere rischi“.
La Juve in semifinale?
“Prima qualifichiamoci, poi avremo modo di pensare a questa doppia scelta“.
I tifosi?
“Mi sono dispiaciuto di non avere la curva nelle ultime due partite. Siamo dispiaciuti dei pareggi, so che loro lo sanno. Ma dobbiamo fare di tutto per sostenere questi ragazzi che anche nei momenti di difficoltà non mollano mai“.
Le botte di Baldissoni con Sarri?
“Non voglio che i nostri tifosi siano presi in giro. Vedete il comunicato che Florenzi ha dovuto fare oggi. Meglio sentire i giocatori che fanno in modo di tenere in alto i colori della Roma. Non ci fermiamo adesso, il futuro di questa società è un futuro dove facciamo di tutto per vincere, per rendere orgogliosi i nostri tifosi. E’ anche bizzarro da dirlo ora, ma non voglio che la Roma sia solo al centro del villaggio. Voglio che sia al centro dell’Italia e del mondo. Dobbiamo avere pazienza, non mollare mai neanche nelle difficoltà. Neanche quando ci si mette la sfortuna. Dobbiamo crederci coi milioni di tifosi nel mondo“.
2 febbraio 2015