Prezzi aumentati prima di applicare lo sconto: i consumatori si trovano spesso di fronte a questo “trucchetto”, molto diffuso e senza distinzione di negozio. Può accadere con i cartellini dei vestiti, ma anche con i prodotti in vendita nei supermercati, come reso noto da Il Fatto Alimentare: in quest’ultimo caso, in particolare, una signora si è accorta di un aumento del costo al chilo di una confezione di pasta esattamente dello sconto poi applicato.
Il supermercato si è giustificato con il diverso luogo di confezionamento per spiegare le differenze di prezzo, ma spesso il consumatore distratto crede di aver fatto un affare. Esistono delle semplici regole che, se rispettate, possono aiutare nella scelta. Quando ci si entra in un supermercato, l’acquisto dei prodotti in promozione è sicuramente più vantaggioso, ma non sempre conveniente.
Il consumatore dovrebbe controllare con attenzione il prezzo al chilogrammo o al litro di ciò che intende acquistare: soltanto in questa maniera si possono confrontare i prezzi e riconoscere la vera offerta. Spesso la promozione viene associata a confezioni particolari (ad esempio il formato famiglia o le confezioni-convenienza), ma il prezzo potrebbe essere identico o addirittura superiore rispetto a quello delle confezioni singole.
3 febbraio 2015