Sequestrati beni dal valore di 3,5 milioni di euro a Claudio Cannavò, intestati a prestanome, risorse sottratte questa mattina, della giornata del 13 febbraio, da parte dei Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata. Il sequestro avvenuto è di natura preventiva, emesso con un provvedimento dal Tribunale di Roma, una volta che è stata avanzata la richiesta dalla Procura Locale della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Il responsabile è Claudio Cannavò, un pregiudicato che rintracciava dei prestanome ai quali intestare i suoi beni, accumulati nell’arco degli ultimi 15 anni in modo costante, fino ad arrivare ad un totale di 3,5 milioni di euro delle proprietà, tra i quali sono rinvenuti 17 unità immobiliari, 6 veicoli, 2 cassette di sicurezza e differenti risorse finanziarie, a lui intestate. A ricoprire i ruoli di prestanome erano proprio i suoi familiari, che lo sostenevano in questa attività illecita. Gli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e dello Scico hanno rilevato tale attività di intestazioni fittizie di prestanome, attraverso costanti pedinamenti e indagini ricorrenti per riuscire a rintracciare il malvivente Cannavò, riuscendo a sequestrare così, l’ingente somma di beni di 3,5 milioni di euro.
di Erika Lo Magro
13 febbraio 2015