In corso un’emergenza sanitaria per sovraffollamento ospedali, in particolare nei Pronto Soccorso, parte la denuncia del Sindacato Infermieri. I dati registrati soltanto nella giornata del 2 febbraio, parlano chiaro: 100 pazienti di cui 44 sono in attesa di posto letto, “ospitati” al Pronto Soccorso del San Camillo nella mattinata di ieri, 135 pazienti di cui 51 restano in attesa di posto letto, nella serata di ieri, presso il Policlinico Umberto I, altri 100 pazienti di cui 15 in attesa di posto letto tra le ore 22 al Sant’ Eugenio, altre 93 presenze di cui 38 in attesa di posto letto al San Pertini alla stessa ora del precedente, 90 pazienti di cui 34 in attesa di posto letto a Tor Vergata alla medesima ora, 92 pazienti di cui 41 in attesa di posto letto al Sant’ Andrea ancora allo stesso orario. Quindi, si registra un totale di 620 pazienti di cui 223 in attesa di posto letto. “Ma non era stato sbandierato come un successo, l’accordo tra CGIL,CISL E UIL e Regione Lazio? Dove sono i risultati di quell’accordo? Oppure era solo a uso e consumo per una mera campagna mediatica se non elettorale? L’accordo siglato il 22/01/2015 riportava idee e progetti in gran parte già presenti in molte aziende (Bed Manager, possibilità di dimissioni 7 giorni su 7, OBI, Reparti a gestione infermieristica) e quindi immediatamente attuabili con un po’ di buona volontà. Malauguratamente a oggi le criticità rimangono tutte.
Purtroppo di accordi scritti ne abbiamo visti tanti in questi ultimi anni, il più delle volte a uso e consumo dei media (soprattutto quando ci sono di mezzo i Pronto Soccorso), e restiamo in attesa che quegli accordi firmati con la Regione Lazio e tanto sbandierati portino a soluzioni concrete a vantaggio dei lavoratori.
L’O.S. Nursind ha indetto il 26 Gennaio c.a. uno stato di agitazione nei Pronto Soccorso di Roma e Provincia ben sapendo che non bastano i soli Stewart.
peraltro formati con un corso di tre giorni e non si sa bene con quali soldi) per “umanizzare” l’accoglienza in una stanza dove a fronte di 20 persone se ne ospitano 56.
Nemmeno l’accreditamento di 400 posti letto alle strutture private può essere vissuto come un rimedio poiché nel pubblico si continuano a tagliare posti letto spostando il problema nelle cliniche private dove ,senza generalizzare, da tempo denunciamo una vera carenza di personale infermieristico, sicuramente più del settore pubblico. Della serie come il problema assistenziale è rimosso nascondendo la polvere sotto il tappeto. E’ facile parlare di risoluzione dei problemi laddove ci sono operatori (infermieri e medici), che si trovano in una situazione di stallo tutti i giorni senza che nessuno riesca a trovare una soluzione efficace al problema. Servono vere soluzioni per il personale infermieristico e per i degenti che afferiscono a un DEA di II° livello come il San Camillo – Forlanini e dove “l’umanizzazione” non può che essere data da trasferimenti eseguiti il più velocemente possibile dal Pronto Soccorso all’ Unità Operativa. Almeno che l’Unita Operativa di cura non diventi il Pronto Soccorso stesso”. Nota esplicata dal Sindacato Infermieri per tentare di smuovere la delicata questione sanitaria sui Pronto Soccorso.
di Erika Lo Magro
3 febbraio 2015