Nuova bufera per il calcio italiano e stavolta i protagonisti sono Lotito, il patron della Lazio, e Iodice, Direttore Generale dell’Isola Verde, che già la settimana scorsa aveva affermato di essere stato minacciato dal numero uno biancoceleste. Oggi La Repubblica ha riportato un pezzo della telefonata risalente al 28 gennaio e registrata all’insaputa di Lotito, che nella conversazione afferma: “Ho un programma, in sei mesi incrementerò i ricavi, porterò uno sponsor al campionato e i soldi dello streaming. Ho parlato con quello che ha portato 1,2 miliardi alla Lega di A e 14 milioni in più di Rcs alla Figc. Secondo te in Lega di A decide Maurizio Beretta? Sai cosa decide? Zero. E allora: il presidente – si parla di Macalli – fra un anno e mezzo va a casa da solo, l’accompagno io, e rappresenta zero“.
Poi Lotito continua e parla del programma che riguarda la Lega Pro: “La A deve dare data certa dei pagamenti. Dobbiamo sapere a quanto ammontano i ricavi delle società quando si fanno i budget. Io in tre mesi vi faccio tutto, la Lega diventa un orologio svizzero. La riforma del campionato? La Lega a 36 squadre. Io in Lega di A ho 17-18 voti, perché la Fiorentina una volta si astiene, una volta vota a favore mio: ma li ho sui programmi, sui contenuti. Adesso mi sta chiamando Pozzo, che ho messo in consiglio federale. Qui il sistema salta, l’avete capito? Sta saltando il Parma, già è saltato. Ho detto ad Abodi che dobbiamo cambiare. Se me porti su il Carpi, una può salì, se mi porti squadre che non valgono un c… noi fra due o tre anni non ci abbiamo più una lira. Fra tre anni se ci abbiamo Latina, Frosinone… chi c… li compra i diritti? Non sanno manco che esiste, Frosinone“.
Paolo Iodice ha anche affermato di avere altre registrazioni e sembrerebbe che in quelle Lotito dica cose ben più gravi: “Questo è solo un audio, ce n’è un altro, quello nel quale Lotito mi minaccia. Questa è una telefonata del 28 gennaio, in cui dice cose gravissime. Tra le quali che Beretta non avrebbe alcun potere, che se salisse il Carpi o il Frosinone in Serie A sarebbe un problema per i diritti televisivi. Purtroppo molte cose nel calcio sono decise nelle stanze segrete. Vi rendete conto di ciò che si permette di dirmi al telefono? Se i vari Tavecchio o Beretta hanno ascoltato, con un minimo senso del pudore dovrebbero dimettersi. Che mi querelino pure, curioso di sapere come potrebbero mai ribattere alle cose chiarissime riportate dal mio audio. E ho altre telefonate: non sono pazzo. Spero che qualcuno oggi prenda delle decisioni, auspico l’intervento di personaggi autorevoli. Non è una questione Lega Pro, questa è una macchia sul calcio italiano. Mi auguro ci siano interventi autorevoli, i deliri di onnipotenza di questo personaggio stanno mandando in malora il calcio italiano. Sorteggio integrale? Emerge una mancanza di solidarietà da parte di Tavecchio. Ciò significa che il problema esiste eccome, e fa rabbia pensare che ad oggi non sia stata presa alcuna misura da parte di Malagò, e che non si sia fatto nulla contro questi personaggi. I miei legali faranno le opportune valutazioni, qualora questi audio non potessero essere registrati come prove. Laddove un eventuale giudice non dovesse prendere in considerazione le cassette, ci saranno delle prove testimoniali: le minacce che ha fatto a me le ha fatte anche ad altri“.
La replica di Lotito non si è fatta attendere e il presidente ha ribadito quanto affermato nelle registrazioni e ha affermato di non aver minacciato: “Non ho fatto pressioni su nessuno, ho solo posto il problema. Ho semplicemente detto che il sistema sta saltando. Rivendico quello che ho detto, anche in forma premeditata, perché ero a conoscenza che la persona con la quale ero al telefono avrebbe fatto questa scelta. Andate a vedere il curriculum di Iodice e guardate di chi parliamo. Porta pure sfiga, le squadre per cui ha lavorato sono tutte fallite. Con lui ci vedremo in altre sedi. Il problema è che c’è un gruppo di persone che vogliono impadronirsi della Lega per scopi personali. Beretta non si è nemmeno preoccupato. Ho semplicemente detto, riferendomi sia a Beretta che a Macalli, che è inutile che facciamo saltare il presidente perché il presidente conta zero. Non Beretta in quanto Beretta – ha concluso Lotito -, ma in quanto presidente della Lega. Beretta è organo di garanzia, chi conta è l’assemblea“.
13 febbraio 2015