La Guardia di Finanza di Roma ha denunciato 36 piloti italiani al termine di un’inchiesta che ha accertato una truffa allo Stato da ben 7,5 milioni di euro. L’indagine non è comunque terminata e vi potrebbero essere ulteriori coinvolgimenti. I piloti denunciati erano in cassa integrazione nel nostro paese, ma erano riusciti a lavorare per conto di altre compagnie all’estero, con stipendi fino a 15 mila euro.
La cassa integrazione e la mobilità consentiva loro di percepire l’indennità prevista dall’Inps e per non perderla hanno volutamente dimenticato di comunicare il nuovo lavoro. Alcuni di essi, inoltre, hanno presentato delle dichiarazioni false per far presente la mancanza di lavoro. Tutto è partito da un pilota che lavorava per una scuola di volo romana, poi l’indagine si è allargata a macchia d’olio.
Secondo gli accertamenti dell’Inps e delle Fiamme Gialle, le indennità mensili ammontavano fino a 11 mila euro, mentre gli stipendi all’estero dipendevano dall’esperienza e dalle abilitazioni. Tra l’altro questi piloti potevano contare anche su agevolazioni per quel che riguarda la casa e la scuola dei figli. Si sta ora procedendo al recupero degli importi indebiti. L’indagine ha consentito infine di accertare una diffusa evasione della “tassa sul lusso”, l’imposta che grava sugli aerotaxi da tre anni.
8 febbraio 2015
Truffa dei piloti aerei, denunciate 36 persone dalla Finanza | ITMTelevision
8 Febbraio 2015 @ 09:53
[…] Truffa dei piloti aerei, denunciate 36 persone dalla Finanza sembra essere il primo su […]
Gustavo Gesualdo
8 Febbraio 2015 @ 12:03
Oramai, dici italiano e dici vizio, truffa, frode, mafia, corruzione e usura.