Mattatoio di Testaccio sarà il campus di arte e creatività più grande d’Europa

Nuovo progetto nel cuore di Roma dove Mattatoio di Testaccio sarà il campus di arte e creatività più grande d’Europa, secondo quanto dichiara e auspica il Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Roberto Grossi. Nella giornata di oggi, infatti, è stato inaugurato dallo stesso Grasso il Mattatoio di Testaccio, con il suo nuovo anno accademico nella sede del Campo Boario, davanti alla presenza del Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, insieme all’Assessore alla Cultura del Comune di Roma, Giovanna Marinelli. Lo scopo dell’iniziativa è quello di realizzare a Roma il più grande campus europeo presso un’area della Capitale che si presenta degradata e abbandonata, ormai da anni, al fine di valorizzarla. Il Comune di Roma, per l’occorrenza, ha provveduto a destinare un assegno di 3 milioni di euro, messi da parte, per consentire l’apertura del cantiere di lavoro, al fine di promuovere il progetto, rivolto in particolare agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, nonché alla stessa Capitale, con la creazione di un luogo accogliente e dignitoso. Sono stati assegnati, tra l’altro, altri 5 mila metri quadrati con due strutture importanti, le quali sono in attesa di esser autorizzate dal medesimo comune, per portare avanti il modello proposto. Al riguardo Grasso ha aggiunto: “Attendiamo dal Comune di Roma che attui il più rapidamente possibile quello che è già previsto nel piano di funzionalità della zona: cioè a dire la definitiva assegnazione delle aree dove sono posizionati i cavalli e le carrozzelle che portano in giro i turisti per Roma . Occorrerà liberare queste aree da persone o cose e assegnarle definitivamente all’Accademia“. Teoricamente, dunque, il Campo Boario con il suo Mattatoio storico dovrebbe divenire un vero e proprio campus europeo delle arti e della creatività, collegato direttamente alla storica sede ubicata in via di Ripetta. Ciò in virtù del fatto che si vogliano promuovere maggiori spazi ai corsi di diploma storici e legati alle nuove tecnologie, come il fashion design, il restauro e il graphic design.

Il Presidente Grasso ha lanciato un appello all’Assessore alla Cultura di Roma Marinelli, la quale ha provveduto ad assicurare l’impegno e la costanza da parte dell’amministrazione, per “bonificare” e riqualificare l’area presa in considerazione. Dunque, è stata accettata la sfida avanzata dall’Accademia al Comune di Roma, entrambi ora uniti per la necessaria esigenza di garantire spazi innovativi allo studio. Il Mattatoio rientra nelle caratteristiche ricercate. Marinelli ha dichiarato: “L’inserimento dell’Accademia in luogo come questo è decisivo ma rimane il nodo di dare una visione più ampia a questo complesso. La giunta ha approvato, nei mesi scorsi, una memoria che dà indirizzi per poter avviare i lavori di recupero di quest’area. La situazione è molto complessa, ma c’è l’impegno dell’amministrazione e questo lavoro andrà avanti“.

Dario Franceschini ritiene che sia stata lanciata una sfida sul fronte culturale, indirizzata non soltanto a Roma, bensì a tutta l’Italia, la quale negli ultimi 70 anni trascorsi ha vinto la lotta sulla tutela del  patrimonio e del territorio. Proprio in questo arco storico, il Paese deve investire sulle proprie risorse, sul proprio talento e capacità, da ritrovarsi sia nel Centro, sia nelle periferie urbane, attraverso un rilancio artistico – culturale. Investire sulla contemporaneità del presente patrimonio italiano, da dover tutelare e monitorare. Una azione intesa come grande lavoro e vera sfida.

L’Accademia delle Belle Arti è frequentata da ben 2.207 studenti, di cui 828 stranieri, i quali seguono 31 corsi di studio tenuti da 117 docenti accademici, dei quali 115 di ruolo e 62 contrattisti.

Un progetto che potrà esser apprezzato dall’Accademia, dalla Capitale, dall’Italia, in ultimo, si auspica dall’intera Europa.

di Erika Lo Magro

17 marzo 2015

 


1 COMMENTO

  1. […] Vedi anche: “Mattatoio di Testaccio sarà il campus di arte e creatività più grande d’Europa” […]

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