Avvenuta oggi commemorazione a Castel Madama del Brigadiere Renzo Rosati morto con colpo di pistola 27 anni fa. Questa mattina, si è svolta la cerimonia di commemorazione a Castel Madama per ricordare il sacrificio del Vice Brigadiere dei Carabinieri Renzo Rosati, colpito a morte con un colpo di pistola il 17 aprile 1988, mentre si trovava di pattuglia.
L’episodio è stato ricordato in via della Pineta, luogo del dramma, davanti alla lapide che ricorda il sottufficiale caduto. Qui, il Generale Salvatore Luongo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma e il sindaco di Castel Madama, Dottor Domenico Pascucci, hanno deposto due corone: una a nome dell’Arma dei Carabinieri, mentre l’altra a nome dell’Amministrazione Comunale. A porgere le corone anche la madre e il fratello del vice brigadiere Renzo Rosati.
Alla cerimonia erano presenti, oltre all’Appuntato Amedeo Mandara, il quale quel giorno si trovava proprio in servizio con Rosati, il Generale Libero Lo Sardo, Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri e una folta rappresentanza delle forze dell’ordine e diverse autorità locali.
Nel corso della cerimonia, alcuni scolari di Castel Madama hanno letto dei temi e donato alla mamma di Rosati dei disegni, rappresentanti come tema l’episodio verificatosi ventisette anni fa.
RENZO ROSATI – Il vicebrigadiere Renzo Rosati nacque ad Assisi il 6 aprile 1962. Ultimati gli studi e conseguito il diploma di geometra, il 4 novembre 1983 si arruolò nell’Arma quale carabiniere ausiliario. Successivamente, intraprese la carriera di sottufficiale, frequentando i corsi regolari presso la Scuola Marescialli dei Carabinieri di Velletri e di Firenze. Proprio qui, nell’anno 1987, conseguì il grado di vice brigadiere. Il 25 maggio dello stesso anno venne destinato, in qualità di addetto, alla Stazione Carabinieri di Castel Madama.
IL FATTO – Verso le ore 02.50 del 17 aprile 1988, durante la prestazione di un servizio esterno di pattuglia automontata, condotto a quel tempo dal carabiniere Amedeo Mandara, si imbatté in due giovani a bordo di un ciclomotore. Questi ultimi, alla vista dei militari, si diedero repentinamente alla fuga. Immediatamente raggiunti in via Della Pineta, nel corso del controllo, un malvivente esplose alcuni colpi di pistola, attingendo mortalmente il vice brigadiere Rosati.
Nel contempo, il complice aggredì il carabiniere Mandara che riuscì comunque a mettere in fuga i due giovani aggressori, reagendo con la pistola d’ordinanza. Alle prime luci dell’alba del giorno successivo, i criminali, grazie al contributo prezioso del carabiniere Mandara, vennero catturati poco distanti dal luogo della vicenda. Furono scovati nascosti all’interno di una baracca.
Per il valoroso atto venne conferita al Vice Brigadiere dei Carabinieri Renzo Rosati la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria con la seguente annotazione riporatata: “Nel corso di un servizio automontato, unitamente ad altro militare, inseguiva e bloccava due giovani sorpresi a bordo di un ciclomotore rubato. Notato che uno dei fermati tentava di estrarre un’arma, non esitava, con sprezzo del pericolo, a lanciarsi contro, venendo però ferito mortalmente da un colpo di pistola. Splendido esempio di grande ardimento e di altissimo senso del dovere. Castel Madama (Roma), 17 aprile 1988″.
Così, si è svolta la cerimonia di commemorazione a Castel Madama del Brigadiere dei Carabinieri Renzo Rosati.
di Erika Lo Magro