Questa mattina alcuni giocatori della Lazio, Klose, Cataldi, Pereirinha e Konko, accompagnati da Manzini, sono andati in visita all’Istituto Virgilio per portare avanti l’iniziativa “Dallo stadio alla scuola il modo giusto per sostenere lo sport”.
Klose, campione del mondo in carica, ha parlato del mondiale perso nel 2002 e della sua avventura nella Lazio: “Nel 2002 ho perso la finale del Mondiale – riporta laziopolis.it – e non avrei mai pensato di giocarne un altra. Prima della sfida con l’Argentina ho pensato che volevo alzare la coppa perché non volevo la medaglia del secondo posto. La più bella partita che ho fatto con la Lazio è stato quando ho fatto cinque gol al Bologna nonostante ci fosse stato Pioli. Giocare a calcio è la mia vita è per questo vivo in sua funzione con professionalità per essere sempre al top”.
Poi è stata la volta di Cataldi, il giovane centrocampista della Lazio che è già un idolo per i tifosi per i biancocelesti: “Esordire è stato bello, ho fatto tutta la trafila del settore biancoceleste ed è stato emozionante debuttare con la maglia che tifavo. Non è stato facile ma sarà un’emozione che porterò sempre dentro di me. È bello sentire i cori allo stadio, ho iniziato da poco a giocare e non ho ancora avuto la fortuna di essere acclamato. Noi abbiamo dei tifosi speciali che ci aiutano soprattutto nei momenti della gara in cui le cose non vanno bene”. E Cataldi ha un obiettivo speciale: “Io voglio rimanere a lungo nella Lazio che è la squadra che ho sempre tifato”.
In chiusura Manzini ha parlato del simbolo della Lazio: “L’aquila è stata scelta perché è un animale nobile che vola su vette inaccessibili. La Lazio è nata prima della Roma e siccome la Capitale era nota per l’impero, è stato assunto il simbolo degli imperatori: l’aquila imperiale“.
23 aprile 2015