L’Enpa ha promosso una petizione online per il via libera all’uso di farmaci veterinari generici, con una richiesta avanzata al Ministero della Salute. Tale petizione, al momento, ha superato la quota di 75 mila firme presso la piattaforma change.org. Si tratta di un grande successo secondo l’Enpa, la quale evidenzia la crescente sensibilità degli italiani per la tutela e il benessere degli animali, nonostante si affrontino difficoltà economiche, che rendono più complicato prendersi cura dei propri amici animali. La petizione online per il via libera all’uso di farmaci veterinari generici può essere firmata cliccando QUI.
L’Enpa, pertanto ha dichiarato: “Assistere un animale malato, assicurandogli tutto ciò di cui ha bisogno, è un diritto e un dovere non un lusso per pochi privilegiati come invece potrebbe far pensare il costo esorbitante di farmaci e terapie veterinarie“. D’altro canto, sono ormai molti anni che la Protezione Animali sollecita le parti in causa – Governo e Parlamento da un lato, case farmaceutiche dall’altro – ad alleggerire tali costi, non solo con un intervento diretto, attraverso la revisione degli scaglioni dell’Iva e il taglio dei prezzi, ma anche con misure indirette, autorizzando cioè i veterinari a prescrivere agli animali i farmaci generici ad uso umano.
Purtroppo su questi temi l’Enpa continua a registrare chiusure inaccettabili e incomprensibili, specie per quanto riguarda i generici. L’attuale normativa stabilisce infatti che la versione umana di un farmaco, mediamente meno costosa di quella veterinaria, possa essere somministrata ad un animale esclusivamente nel caso in cui la seconda non sia disponibile. Secondo l’associazione, tale divieto sarebbe dettato non da motivi scientifici ma da ragioni di natura puramente economica, finalizzate a evitare una diminuzione dei prezzi delle terapie vet e di conseguenza a garantire lauti profitti alle aziende farmaceutiche. L’Enpa prosegue nello spiegare: “Ferma restando la sicurezza dei pazienti animali, che rappresenta una priorità assoluta, bisogna cambiare paradigma, ragionando non più in termini di marca, di “griffe”, ma di principio attivo“. Esattamente come accade con gli uomini. Ciò permetterebbe di optare, a parità di efficacia, per i farmaci meno costosi e di ridurre in misura significativa il peso delle cure veterinarie sostenuto dalla famiglie italiane. “Auspichiamo pertanto che sia dia ascolto alle migliaia di italiani cui intendiamo dare voce con la petizione”, conclude l’Enpa: “Migliaia di persone che non sono soltanto proprietari di animali; sono anche elettori e che nelle urne non mancheranno di esprimere il dissenso nei confronti di politiche assurde e impopolari“. Quindi, per chi fosse interessato potrà consultare la petizione al paragrafo sopra, dove vi è scritto “QUI“, che rimanderà alla relativa piattaforma della mozione.
di Erika Lo Magro