Entra in clinica per rimuovere delle cicatrici ma le bucano intestino e una volta dimessa dall’ospedale muore pochi giorni dopo. E’ il dramma di una storia risalente al 2 dicembre 2010 e riemerge oggi, a seguito del rinvio a giudizio dei medici coinvolti, accusati di omicidio colposo. Notizia riportata tra le pagine della Repubblica. Il caso trattato durante il processo riguarda una donna che entra in clinica per rimuovere delle cicatrici ma le bucano intestino per errore, così stanno proseguendo ancora le indagini, al fine di ricostruire le dinamiche di un intervento malfatto.
IL FATTO – La vittima venne ricoverata presso la Clinica Sanatrix 14 giorni prima del suo decesso. La donna non godeva di perfetta salute, in quanto nel mese di marzo del 2010 le avevano diagnosticato un fibroma all’utero. Tuttavia, si tratta di una patologia benigna curabile in un “semplice” intervento chirurgico attraverso la rimozione dell’organo affetto. Difatti, all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina viene considerata questa decisione, prima che la paziente venne trasferita nell’altra struttura ospedaliera. Inevitabilmente si hanno imprevisti post operatori che possono creare disagi, talvolta per punti non ben saturati sull’addome, sulla parte dell’ombelico, con possibili fuoriuscite di organi. Analoga situazione accadde a questa signora, la quale decise poi di sottoporsi al fatale intervento. Così, ritornò in sala operatoria, alla Clinica Sanatrix e, a quel punto, decise di rimuovere i segni della cicatrice rimasta dalla precedente operazione. Fece ingresso nella struttura il 18 novembre 2010 e venne dimessa 4 giorni dopo, in quanto l’operazione sarebbe stata considerata efficiente e giunta a buon fine. Tuttavia, una settimana dopo, quando ormai la donna si trovò in fin di vita, ecco che emerse quello che possa esser definito un errore verificatosi durante l’intervento, per mano dei dottori.
Appena la donna fece rientro tra le mura di casa, infatti, avvertì forti dolori, così insopportabili da impedirle perfino di muoversi. Nell’arco di pochi giorni, la signora perse parecchi chili velocemente, non riuscendo a mangiare nulla. I medici le fecero visita nella sua abitazione per somministrarle una soluzione per lenire le sofferenze. Difatti, i dolori accusati dalla vittima vennero giudicati normali. Nulla per il quale preoccuparsi. Le dissero di dover mangiare gelati durante i pasti principali. Il 29 novembre, la donna venne trasportata e ricoverata con urgenza all’Ospedale Sant’Andrea ma non riuscì a sopravvivere. Morì tre giorni dopo perché le avevano bucato per sbaglio l’intestino.
Si dovranno attendere gli esiti del processo, nel quale il giudice dovrà stabilire le effettive accuse rivolte ai medici e per individuare quale sia stato l’errore fatale commesso in sala operatoria.
di Erika Lo Magro