E’ in corso “Kosher a Roma”, la terza edizione del Festival della storia e della cultura enogastronomica ebraica, in programma fino al 30 aprile. L’iniziativa è promossa e organizzata da ARM (Azienda Romana Mercati, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma), in collaborazione, tra gli altri, con il Centro culturale e con l’Archivio Storico della Comunità ebraica di Roma. Un denso programma che prevede convegni, concerti, corsi di cucina, incontri, proiezioni di film e visite guidate. Si spazia dai temi legati alla cucina a quelli più generali relativi alla storia e alla cultura. Si parlerà, inoltre, della grande migrazione che ha portato gli ebrei spagnoli nella Città Eterna nel 1492, dell’arrivo nel 1967 degli ebrei provenienti dalla Libia e dell’importante apporto di entrambi alla comunità ebraica locale e più in generale alla storia della città.
In particolare dal 20 al 24 aprile presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma sarà possibile visitare la mostra fotografica di Ada Masella “Tripoli a Roma. Il ritorno di Sefarad”.
All’indomani della scomparsa del rabbino emerito Elio Toaff, il presidente dalla Camera di Commercio di Roma, Giancarlo Cremonesi lo ricorda come “uomo di grande saggezza e importante punto di riferimento per tutta la città”.”Il festival” spiega Cremonesi ” è una dimostrazione di come la cultura alimentare sia un eccezionale strumento di sviluppo per le imprese del nostro territorio, che può tradursi in percorsi di crescita non occasionali, che possono stabilmente garantire lavoro e reddito soprattutto per le nuove generazioni”. “Il sistema economico che interessa la cultura alimentare kosher non riguarda la sola produzione, ma anche la ristorazione: la possibilità di far conoscere ai cittadini di Roma, ma anche ai numerosissimi turisti che affollano la Capitale, i fondamenti della filosofia del cibo kasher e la proposta che oltre 30 imprese specializzate offrono nella città di Roma” ha concluso Cremonesi ” è al centro di questa importante iniziativa che noi sosteniamo fin dalla prima edizione”.
di Laura Guarnacci
