Per tutti coloro che per lavoro o motivi professionali sono costretti a passare ore e chilometri al volante arriva la patente a punti con bonus da 200 punti. La nuova proposta di legge è stata presentata alla Camera dal capogruppo di Sel, Arturo Scotto. Il motivo di questa nuova proposta è insita nel fatto che più ore si passano a guidare, più aumenta la probabilità di incorrere in infrazioni legate alla guida.
Così Scotto a Today.it: “La cosiddetta patente a punti se, da un lato, si pone come importante deterrente alla trasgressione delle norme del codice della strada, dall’altro incide profondamente sulla vita professionale e familiare di quei soggetti che possiamo definire i professionisti della strada“. Alcune categorie lavorative, come i tassisti, gli autotrasportatori o gli stessi rappresentanti di commercio, infatti, sono “statisticamente più soggette a commettere violazioni e a bruciare punti-patente“.
La nuova proposta di legge parte dall’assunto che gli effetti punitivi sono discrepanti in relazione al tipo di professione svolta. Un eventuale ritiro della licenza di guida, del resto, può incidere in questi casi non solo sul diritto intrinseco alla guida, ma anche avere effetti reddituali, creando una vera e propria impossibilità a lavorare, influendo dunque “sui diritti fondamentali del cittadino e sui beni della vita garantiti costituzionalmente“, conclude Scotto.
21 Aprile 2015 @ 12:21
invece di mettere un freno a tutti quelli che per forza altrimenti perdono il lavoro costretti loro malgrado a fare + ore di guida del dovuto…..fate + controlli, non serve un’altra patentona..servono i controlli