Presentata mozione per la realizzazione strada Roma – Latina avanzata da Giuseppe Simeone del Gruppo Regionale Forza Italia, riportante la firma di Aurigemma, Abbruzzese, Palozzi e Gramazio. Infatti, dopo la decisione promossa dal Ministro per le Infrastrutture Delrio di escludere il cantiere di lavoro sulle strada Roma – Latina e Bretella – Cisterna – Valmontone. Ciò in virtù del fatto che non venga considerato come un progetto prioritario, con il rischio di perdere il finanziamento dal valore di 468 milioni di euro, stanziati dal Cipe. Si trarrebbe di un’opera a disposizione dei cittadini e determinante per lo sviluppo di Latina e della Regione Lazio. In virtù di questo è stata presentata mozione per realizzazione strada Roma – Latina. Infatti, Simeone spiega: “Il progetto della Roma – Latina e della Cisterna Valmontone ha superato ostacoli politici, tecnici, ambientali. Il tracciato è stato revisionato, ha recepito le osservazioni ed è diventato definitivo. L’opera ha ottenuto il via libera dell’Anac, l’Autorità Anticorruzione, che sostanzialmente ha affermato che ammette che sia sul tema dei tempi lunghi che su quello del coinvolgimento delle Pmi la società mista Anas-Regione non ha violato il Codice dei Contratti. Le buste dei concorrenti alla gara d’appalto per la realizzazione dell’opera sono state aperte. In corsa ci sono due giganti. Da una parte la cordata italiana, guidata da Salini Impregilo, con Astaldi, Pizzarotti e Ghella. Dall’altra parte il Consorzio stabile Sis (società consortile per azioni), consolidata alleanza italo-spagnola nata su spinta del colosso iberico Sacyr y Vallermoso. Questo significa che il tempo dei ripensamenti, dei cambiamenti è passato. Questo è il momento di andare avanti, di arrivare al più presto all’aggiudicazione della gara e all’apertura dei cantieri“. Così, conclude Forza Italia: “Confidiamo nel presidente Zingaretti, che si è attivato sin dal primo momento per ottenere rassicurazioni dal ministro, affinchè riesca ad essere consequenziale nel rispetto delle reali esigenze del tessuto produttivo della provincia di Latina e del Lazio, in un’ottica di crescita concreta che non può subire alcun ripensamento“.
di Erika Lo Magro