Il terribile terremoto che ha provocato morte e distruzione in Nepal sta mettendo giustamente in moto la macchina della solidarietà: purtroppo, però, c’è anche chi approfitta di queste tragedie per arricchirsi, promuovendo finte raccolte fondi e donazioni. Come riconoscere dunque i veri gesti di solidarietà dalle truffe?
L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha elencato qualche consiglio per evitare qualsiasi tipo di problema. Esistono già conti correnti pronti ad accogliere gli aiuti economici, campagne pubblicizzate tramite posta elettronica, sms o raccolte messe in evidenza sui social network, ma non bisogna farsi convincere troppo facilmente. Le donazioni, infatti, vanno fatte soltanto ad associazioni o enti famosi e conosciuti, come ad esempio la Croce Rossa o la Caritas.
Le raccolte improvvisate devono essere invece evitate: bisogna sempre conoscere i nomi delle associazioni, le loro sedi, il sito web, verificando con attenzione su internet. Le email fasulle sono piuttosto frequenti in questi casi: il link contenuto in esse promette di aiutare i terremotati, spesso però si nascondono virus e tentativi di phishing.
Le donazioni online tramite carta di credito devono essere fatte solamente dopo aver controllato l’attendibilità della pagina web: nell’indirizzo deve essere presente la sigla “https” e il simbolo del lucchetto chiuso. I gruppi Facebook che vogliono aiutare le vittime sono un esempio splendido di solidarietà, ma secondo Altroconsumo si possono anche nascondere persone che poi modificano il gruppo stesso e l’oggetto da sostenere.
