L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha avviato un procedimento per far luce sulle presunte pratiche scorrette di Acea Ato 2: si tratta della divisione aziendale della multiutility che si occupa dei servizi a Roma e nel Lazio centrale, i cui contratti per la fornitura idrica potrebbero aver danneggiato sia i consumatori che le piccole imprese.
A comunicare l’apertura dell’indagine è stata l’associazione dei consumatori Cittadinanzattiva. L’intervento si è reso necessario in seguito alle segnalazioni di molti utenti che hanno lamentato di aver ricevuto fatture di conguagli tariffari relativi al periodo 2006-2011. Secondo Isabella Mori, responsabile del PIT unico dell’associazione,
“Riteniamo prescritte e, dunque, indebite le richieste avanzate dalla società idrica in questione, poichè, per i crediti relativi alle utenze domestiche, il codice civile prevede una prescrizione quinquennale. La fatturazione si conferma, come già segnalato nel focus “Energia e ambiente- Rapporto pit servizi 2014”, la principale criticità per i cittadini, sia in termini di trasparenza dei consumi (presenza di consumi stimati, conguagli e morosità) sia in termini di trasparenza delle bollette che di aumenti tariffari. Chiediamo all’Autorità di proseguire nella piena estensione agli utenti del servizio idrico di misure e strumenti previsti a tutela del consumatore“.
Bisognerà anche capire se le scorrettezze di Acea Ato 2 hanno riguardato la rilevazione dei consumi, i criteri di fatturazione e le modalità di gestione dei reclami e dei rimborsi. Chi è interessato si può rivolgere a Cittadinanzattiva per il relativo reclamo e ottenere maggiori informazioni: è possibile telefonare al numero 0636718555 (il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13:30) oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica pit.servizi@cittadinanzattiva.it.