Un bollettino precompilato e apparentemente innocuo. I truffatori prendono di mira strumenti semplici e a cui tutti siamo abituati per far scattare i loro piani: a Varese e in altri comuni lombardi sono stati denunciati episodi che è bene raccontare e ricostruire per capire come stare alla larga dalla truffa. Il bollettino viene inviato via posta e si informano le potenziali vittime che bisogna pagare l’acconto Tari (l’imposta che grava sui rifiuti) per quel che riguarda il 2015.
I conti correnti sono in tutto e per tutto simili a quelli prestampati, ma presentano una intestazione pericolosa che punta alla buona fede per farsi consegnare i soldi dalla gente. Ecco perché i bollettini sospetti devono essere segnalati alle forze dell’ordine, senza pagare qualcosa di cui non si è sicuri. La truffa può ripetersi anche in altre parti d’Italia, ragione per cui l’attenzione deve essere massima.