Bufala o realtà? La sanatoria di Equitalia sulle cartelle esattoriali di basso importo (non oltre i 300 euro) ha fatto e fa ancora discutere. Secondo l’associazione dei consumatori Altroconsumo, bisogna prestare attenzione alla veridicità del provvedimento, mentre il sito Laleggepertutti.it ha spiegato oggi come la sanatoria in realtà esista. Facciamo chiarezza.
La Legge di Stabilità per il 2015 (Legge 190 del 2014) è poco chiara da questo punto di vista e parla di rinvii e altre disposizioni: le parole “sanatoria” o “debiti cancellati” non figurano mai, ma il sito ha cercato di interpretare tutto con termini semplici. Le cartelle esattoriali di cui parla la legge sono quelle del periodo 2000-2014 e di importo inferiore o uguale a 300 euro.
La sanatoria sarebbe già operativa dal mese di gennaio: in poche parole, Equitalia controlla i crediti che non sono più esigibili. Una volta accertato che non si può più fare nulla, la cartella viene cancellata dagli obiettivi della riscossione. Questi controlli, però, non sono stati fatti negli ultimi anni e molte cartelle sono rimaste in stand-by (il valore totale è di 5,5 miliardi di euro). Per evitare di ripetere i controlli, quelli relativi a cartelle iscritte a ruolo dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2014 non verranno più effettuati.