Clonava carte di credito, procurandosi i codici sottratti dagli Stati Uniti D’America. Per questo è stato arrestato il pirata informatico nella Capitale, per mano dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, secondo un provvedimento in esecuzione di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip.
IL FATTO – L’uomo, di nazionalità italiana, dell’età di 57 anni, con precedenti specifici di frode informatica alle spalle, clonava carte di credito, deteneva abusivamente codici di accesso a sistemi informatici e utilizzava indebitamente carte di credito. Queste le accuse rivolte all’imputato.
Il protagonista della vicenda era stata già posto in manette in via Selci, durante l’anno 2010. Ciò in quanto promotore di un’organizzazione criminale a carattere transnazionale, dedita alla contraffazione di carte di pagamento. Inoltre, agli occhi dello Stato italiano risultava essere anagraficamente irreperibile. L’uomo è stato rintracciato nei pressi dell’abitazione della figlia.
LE INDAGINI – L’attività investigativa è scaturita a seguito della denuncia presentata, nel mese di novembre del 2014, da un responsabile di una nota società internazionale di Carte di Credito. Questi aveva aveva riscontrato l’utilizzo fraudolento di numerose carte di credito clonate, in diversi esercizi commerciali di Roma e del Centro Italia.
I militari del Nucleo Investigativo sono riusciti ad accertare che il pirata informatico, tra i mesi dell’ottobre del 2014 e di gennaio 2015, dopo essersi impossessato di codici impressi sulle bande magnetiche di carte intestate a ignari cittadini degli Stati Uniti D’America, su circuiti clandestini operativi attraverso internet, è emerso che clonava carte di credito con tali mezzi di pagamento. Il furbo uomo le ha utilizzate per 166 transazioni, per un ammontare di circa 10 mila euro.
GLI ESITI – Gli agenti delle forze dell’ordine, a seguito della perquisizione domiciliare, nella casa della figlia dove l’arrestato si rifugiava, i militari hanno rinvenuto e sequestrato ben 69 carte clonate, riportanti come titolare il nominativo dell’uomo. Proseguono tutt’ora le operazioni di accertamento e si tenta di individuare le componenti informatiche, utilizzate per produrre questi mezzi di pagamento.
I carabinieri hanno accompagnato il truffatore in caserma e dopo avergli notificato l’atto è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.