Discarica Bussi, Pezzopane: “Intervengano governo e Csm”

No non ero serena”. Gli occhi sono lucidi. “Non ero serena quando ho emesso la sentenza per la discarica Bussi. La signora si tortura le mani. “Capivo l’importanza di questa sentenza, sono stata sorteggiata, ho preso tutto molto seriamente, certo con i miei limiti, con le mie conoscenze giuridiche, ma io in questa sentenza, soprattutto nelle sue motivazioni, proprio non mi riconosco”. “Neanche io ero serena“, dice l’altra signora, “ma le dico di più: non abbiamo mai letto gli atti del processo”.

Tutto è iniziato da qui, dal pezzo pubblicato dal Fatto (cliccare qui per leggerlo integralmente), che mette in luce una verità che riguarda la sentenza sulla discarica Bussi e che è grave. Proprio per questo in giornata sono arrivati gli interventi dei politici e tra questi c’è Stefania Pezzopane, senatrice del Pd, che ha subito chiesto l’intervento dei ministri Orlando e Galletti (Giustizia e Ambiente) e del Csm per fare luce sulla vicenda della discarica Bussi:

“Chiediamo al governo, e in particolare al ministro della Giustizia Orlando e al ministro dell’Ambiente Galletti e al Csm di intervenire per verificare le notizie pubblicate oggi da ‘Il Fatto, secondo le quali la sentenza del 19 dicembre scorso di sostanziale assoluzione sulla discarica di Bussi sarebbe gravemente viziata. I fatti ipotizzati sono gravissimi: due giudici popolari avrebbero subito pressioni, non avrebbero letto gli atti e la sentenza sarebbe stata ‘orientatà dai giudici togati. Io mi auguro che non sia così, ma se tutto questo fosse vero saremmo di fronte a una vicenda gravissima e terribile per un territorio che ha subito un danno ambientale enorme. La Procura  – continua Pezzopane – dovrebbe ascoltare al più presto la testimonianza delle giudici popolari che hanno rivelato al Fatto quotidiano comportamenti gravissimi dei magistrati togati. E anche il Csm dovrebbe prendere provvedimenti. In ogni caso è necessario fare piena luce ed è per questo che sto presentando un’interrogazione parlamentare“.


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