Era il 20 maggio 2012 quando la terra ha iniziato a tremare in Emilia-Romagna. Il terremoto, costituito da varie scosse localizzate nel distretto sismico della pianura padana emiliana, nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, sarà seguito da quello del 29 maggio, che ancora una volta metterà in ginocchio la regione.
Le scosse più forti sono state registrate il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52, con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia. Il sisma, magnitudo 5,9, è durato venti secondi e si è fatto sentire in tutto il Nord e parte del Centro Italia. Tutti i sismografi italiani hanno avvertito il terremoto, ma le regioni in cui è stato percepito sono: Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia Liguria, Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Marche e Umbria.
Il terremoto in Emilia ha causato la morte di 27 persone e gravi danni al patrimonio culturale a causa dei molti crolli di palazzi storici, aziende e fabbriche: 58 i comuni interessati, tra i quali quelli della Pianura Padana dove si produceva il 2% del Pil nazionale; 45mila le persone coinvolte; 19mila le famiglia che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni; 16mila quelle che hanno avuto bisogno di assistenza; 14mila gli edifici residenziali che hanno subìto danni e 13mila le attività economiche; 1.500 le strutture socio-sanitarie e gli edifici pubblici lesionati.
In seguito alla scossa del 20 maggio c’è stata quella del 29 maggio e le due hanno provocato danni anche alla canalizzazione delle acque e agli edifici civili. La stima dei danni, secondo la relazione inviata alla Commissione dell’Unione Europea, si aggira intorno ai 13 miliardi e 273 milioni di euro.
Il 22 maggio il Governo ha annunciato lo stanziamento di cinquanta milioni di euro per i danni causati dal terremoto. Con il decreto legge 74/12 il Governo ha istituito il Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012 per un importo minimo di 9.26 miliardi.
E dopo tre anni il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore Palma Costa hanno fatto un bilancio della ricostruzione (sul sito i dettagli):
“In sintesi è stato raggiunto il 60% della ricostruzione di abitazioni e imprese: 1 miliardo e 770 mila euro sono i contributi concessi. Per quanto riguarda le imprese sono 682 i milioni di euro concessi e 2.70 le richieste accettate. Sono 15.800 le abitazioni ripristinate dove 25mila cittadini sono ritornati a vivere, mentre restano 4.645 i nuclei familiari in assistenza (erano 16mila a maggio 2012)”.