Può sembrare un paradosso crudele, ma i giudici parlano chiaro: gli automobilisti che investono un animale devono essere risarciti per i danni subiti dalla macchina e dalle persone a bordo. L’indennizzo diventa realtà quando un cane o un gatto randagi attraversano la strada e non ha alcuna importanza il fatto che la persona stesse guidando ad alta velocità.
Come spiegato da una recente sentenza del Tribunale di Taranto, la responsabilità dei danni è dell’amministrazione o società che gestisce la strada, dato che doveva dotarla di recinzioni e altre barriere per impedire agli animali di finire sulla carreggiata.
Questi attraversamenti sono stati considerati un pericolo per la circolazione e la responsabilità oggettiva non viene meno a seconda della colpa o del dolo. Il risarcimento può essere evitato soltanto se si dimostra che l’incidente non poteva essere previsto ed era inevitabile.