Massimo scoperto: sono due parole che mettono paura a qualsiasi correntista, dato che si tratta del limite da non superare per far finire il conto in rosso. Una situazione critica e che purtroppo è stata peggiorata dal comportamento delle banche, le quali hanno applicato delle commissioni che non sono affatto legittime. Tante sono le sentenze che hanno certificato questo dato di fatto, soprattutto una dello scorso anno.
In poche parole, le commissioni applicate come una sorta di penalità sono sempre illegittime, anche quando vengono accettate dal cliente quando firma il contratto. Se ancora vi fossero dubbi a tal proposito, si può leggere la legge che nel 2009 ha dichiarato nulle le commissioni, imponendo agli istituti di credito il divieto assoluto di imporle (si tratta della Legge 2 del 2009 per la precisione).
Tra l’altro, il cliente ha anche diritto al rimborso. Le commissioni sono nulle in due casi, vale a dire quando il saldo del cliente presenta un debito per un periodo continuato di meno di 30 giorni e quando si usa il conto in assenza del fido. Le clausole introdotte dopo il 2009 sono ugualmente nulle, anche se spesso vengono camuffate dalle banche con nomi alternativi. Ecco perché bisogna prestare la massima attenzione quando si legge l’estratto conto, il rispetto di questa legge rappresenta un diritto sacrosanto dei consumatori.