La storia folle nella quale il 33 enne ha perso il mignolo perché lo zio aggredisce il nipote a colpi di machete a Castel Gandolfo si è conclusa così: non gli possono riattaccare il dito e per questo lui decide di conservarlo. Infatti, il ragazzo, vicino di casa dello zio, è stato aggredito perché il cane abbaiava insistentemente. Questa la causa principale ad aver provocato un raptus di follia improvviso all’ex pompiere, un pensionato di 70 anni, contro il nipote, ferendolo anche un altro. Quest’ultimo era intervenuto in soccorso del 33 enne, riportando in ultimo ferite alla testa. Quando i Carabinieri sono intervenuti nell’abitazione, il giovane colpito per primo si è presentato con la mano sanguinante, avvolta in una “fasciatura di fortuna”, insieme al mignolo della mano destra infilato in una confezione di gelato. Voleva tenerlo al fresco, nella speranza che i medici glielo ricucissero. Sfortunatamente non è stato possibile. Dunque, non gli possono riattaccare il dito e allora lui decide di conservarlo per ricordo.