“Volevo fare i complimenti a Simone Inzaghi e al suo staff per la vittoria importante. Hanno giocato con carattere, se li meritano”.
Pioli ha iniziato così la conferenza stampa pre Atalanta-Lazio. Un omaggio al tecnico della Primavera, che ieri pomeriggio ha ribaltato il risultato della finale d’andata di Coppa Italia e ha battuto i ragazzi della Roma guidata da De Rossi. Subito dopo si è tornati a parlare della squadra di Pioli.
La Lazio è una certezza?
“Stiamo proseguendo il nostro percorso affrontando ogni partita con umiltà, rispetto ed entusiasmo. Abbiamo sempre fatto così, la prossima è la partita più importante”.
La differenza la fanno gli stimoli?
“E’ sempre così, ma non credo che l’Atalanta sia già salva. Siamo alla pari come motivazione, ho visto rispetto nell’avversario ma siamo motivati”.
Domani senza Klose. Come cambierà la Lazio?
“La Lazio non deve cambiare. Un singolo non deve determinare una prestazione, ma il collettivo. Vogliamo giocarci la partita, poi è chiaro che cambiano le caratteristiche. Miro sta facendo bene, ma ho altri giocatori di talento e motivati quindi chi scenderà in campo darà il suo apporto”.
Felipe Anderson può riposare?
“Felipe sta bene, ha aiutato la squadra anche nelle ultime prestazioni. Adesso è sbagliato aspettarci sempre cose eccezionali, anche nell’ultima partita è stato determinante con gli strappi. Ho tante possibilità di scelta, dobbiamo mettere in campo le caratteristiche per sfruttare i punti deboli degli avversari. Anche in panchina dobbiamo avere le carte giuste”.
Ciani?
“Ho la fortuna di allenare grandi professionisti, nessuno sta pensando al futuro. Siamo troppo attaccati al presente. Ha avuto un infortunio grave quando aveva scalato le gerarchie. Poi un allenatore deve avere il tempo per reinserire un giocatore“.
L’arrivo al terzo posto sarebbe eccezionale, ma lascerebbe un po’ l’amaro in bocca
“La Lazio ha da prendere 15 punti, siamo arrivati a questo punto. Sono costretto a rispondere sempre allo stesso: abbiamo ragionato di partita in partita e vogliamo il massimo”.
Reja conosce bene la Lazio. E’ una difficoltà in più?
“Sì. E’ un allenatore furbo, scaltro e conosce i calciatori. Sarà molto difficile“.
Djordjevic quando dall’inizio?
“Una settimana in più gli ha fatto bene, è da inizio settimana che lo vedo bene. Sono contento per il suo recupero, ha lavorato mattina e pomeriggio con carichi di lavoro importante. Ha superato il dolore, è un’arma in più che abbiamo a disposizione. Il rientro in campo è sicuramente vicino”.
Qualche ragazzo già pronto per l’anno prossimo?
“Il punto di riferimento è la società, ci sta mettendo nelle condizioni di lavorare bene. Tutti lavorano, si sta bene con soddisfazione, c’è la mentalità giusta. I ragazzi sono di prospettiva e al momento opportuno accompagneranno la prima squadra“.
Quale sarà il terzo attributo di vincere a Bergamo? Oikonomidis?
“Aggiungerei concreta perché siamo consapevoli che l’Atalanta cercherà di essere una squadra compatta e noi dovremo essere bravi perché non credo che creeremo 25 palle gol. Bella, cattiva e concreta. Oikonomidis si sta mettendo in mostra, ha buone qualità, è molto disponibile. Dalla prossima stagione può respirare l’aria della prima squadra. Ma ora siamo concentrati sul presente, non è giusto parlare ora delle scelte per il futuro.
De Vrij e Biglia?
“Hanno cominciato a lavorare sul campo. L’obiettivo è essere in gruppo da mercoledì, se lo faranno ci saranno buone possibilità per l’Inter”.
2 maggio 2015