Quando parliamo della battaglia di Montecassino facciamo riferimento alle quattro battaglie che sono state combattute nella seconda guerra mondiale durante la campagna d’Italia. Ancora oggi viene ricordata come uno degli scontri più importanti del conflitto, una battaglia iniziata per conquistare la città di Cassino e per permettere agli Alleati di superare la Linea Gustav, realizzata dai tedeschi nel punto più stretto della penisola per rendere più efficace la fase difensiva. Il primo scontro iniziò a gennaio e andò avanti fino al 12 febbraio; il secondo iniziò il 15 febbraio e terminò due giorni dopo, mentre dal 15 al 24 marzo avvenne la terza fase dello scontro.
A combattere la Quarta battaglia di Montecassino fu il II Corpo d’Armata polacco guidato dal Generale Władysław Anders. Il primo assalto iniziò alle 23 dell’11 maggio con un bombardamento tedesco. Furono giorni segnati dalle gravi perdite, ma alla fine l’armata britannica riuscì anche ad irrompere tra le linee tedesche.
La sera del 17 maggio partì l’assalto polacco (molti i caduti polacchi durante la Quarta battaglia di Montecassino), ma nonostante tutto l’armata tedesca riuscì nuovamente a respingere gli avversari, anche se all’alba del 18 maggio, dopo aver costato la disfatta ormai imminente, i paracadutisti abbandonarono Cassino e l’Abbazia di Montecassino e permisero ai polacchi di issare la propria bandiera proprio sulle rovine del monastero.