Sydney Pollack è stato un regista, attore e produttore cinematografico degli Stati Uniti, nato a Lafayette il 1° luglio 1934 da una famiglia ebrea trasferitasi negli Usa dall’Ucraina. Da Lafayette si trasferì a South Bend, i genitori divorziarono e la madre morì quando lui aveva solo 16 anni.
Sydney Pollack si trasferì a New York e iniziò a studiare recitazione al Playhouse. Lì vestì il ruolo di attore per alcuni spettacoli teatrali e si mise in mostra a tal punto da riuscire ad essere chiamato per recitare in alcune serie televisive. Proprio in quel periodo conobbe Claire Grisworld, la donna che sarebbe diventata sua moglie e con la quale ebbe tre figli (il primogenito Steven morì nel 1993 a causa di un incidente aereo).
Nella seconda metà degli anni Sessanta si affermò tra i più promettenti esponenti della nuova generazione Hollywoodiana. Così, dopo essere stato diretto da Frankenheimer in diversi drammi, arrivò l’esordio cinematografico ne La vita corre sul filo, film che ottenne discreto successo, ma che proprio Sydney Pollack disse di non apprezzare completamente. Poi recitò in pellicole western, Joe Bass l’implacabile, Corvo rosso non avrai il mio scalpo! e nel film di guerra Ardenne ’44: un inferno. In quello stesso periodo iniziò il suo sodalizio artistico con Robert Redford.
La carriera di Sydney Pollack arrivò al culmine della prima fase con Non si uccidono così anche i cavalli?dramma che ottenne nove Nomination agli Oscar.
Negli anni Settanta ebbe successo con Come eravamo, film che ottenne sei Nomination e due Oscar, diventando uno dei film d’amore più ricordati nel cinema (la coppia era formata da Robert Redford e Barbra Streisand); poi si dedicò al noi Yakuza, Perché un assassino e I tre giorni del condor, un thriller avvincente.
Dagli Ottanta in poi produsse i lavori con la Mirage Productions. Il primo fu Diritto di cronaca con Paul Newman, poi fu la volta della commedia romantica Tootsie, che ottenne grande successo e ben dieci Nomination agli Oscar (Jessica Lange, protagonista insieme a Dustin Hoffman, vinse la statuetta). A quel punto aumentò la stima nei suoi confronti e grazie a un budget di oltre 30 milioni di dollari, riusci a realizzare La mia Africa, film che guadagnò 11 Nomination agli Oscar e ne ottenne ben setteaccolto con entusiasmo dal pubblico, ma poco apprezzato dalla critica.
Il ritorno negli anni Novanta non fu un successo per Sydney Pollack e infatti Havana fu accolto con poco calore da critica e pubblico. Ma in veste di produttore ottenne grandi consensi con Presunto Innocente, pellicola da lui prodotta e successivamente si riconfermò con Il socio, da molti considerato il suo ultimo grande successo e interpretato da Tom Cruise. Nel 1995 però i consensi calarono con l’uscita del remake Sabrina.
Gli anni Duemila si aprirono con diverse comparse in film come Mariti e mogli, Eyes Wide Shut, Ipotesi di reato, e con diversi ruoli in telefilm come Will & Grace e I Soprano. Nel 2005 tornò alla regia con The Interpreter. A causa di un tumore allo stomaco, Sydney Pollack, uno dei registi più innovativi e apprezzati ad Hollywood, morì a Pacific Palisades il 26 maggio 2008.
Nel corso della sua carriera è riuscito a collaborare con i migliori attori e questo perché da sempre si è mostrato molto attento alla scelta degli interpreti. Con Robert Redford ha fondato il Sundance Institute, un’istituzione del cinema a stele e strisce, e con Film Foundation di Martin Scorsese si è dedicato alla preservazione dei capolavori cinematografici.