Una settimana fa, tassista aggressivo rifiuta controlli dai Vigili, in via del Tritone: ritirata patente e sequestrato taxi giorni dopo. La vicenda si riferisce a quanto è accaduto all’incirca una settimana fa al Centro della Capitale. Un tassista, dell’età di 41 anni, è stato fermato mentre era in servizio, durante la mattinata, da una pattuglia del Gruppo Trevi. I vigili stavano, infatti, svolgendo normali attività di controllo. Tuttavia, l’uomo ha avuto una reazione esagerata alla vista e alla richiesta di ispezione degli agenti. Difatti, inizialmente ha iniziato ad inveire in modo minaccioso contro i due agenti della Polizia di Roma Capitale, gesticolando in maniera vistosa ed alzando la voce. Poco dopo, ripetutamente il tassista aggressivo rifiuta controlli dai Vigili e si scaglia contro un pugno, procurandosi delle ecchimosi ad un orecchio, incolpando loro per averlo colpito.
Questa è stata ritenuta una situazione abbastanza grave dagli agenti, in quanto si tratti di una persona la quale gestisce un servizio pubblico. Per questo, dovrebbe garantire l’incolumità e la sicurezza dei passeggeri.
Dopo essersi colpito, è giunta l’ambulanza per soccorrere l’uomo e a quel punto i Vigili hanno deciso di farlo sottoporre ad esami tossicologici, per accertamenti urgenti. Infatti, vi era la necessità di verificare se il tassista irruento fosse in stato di alterazione per qualche sostanza ingerita. La risposta, arrivata successivamente negli uffici della Polizia di Roma Capitale, hanno riferito che il tassista in ospedale aveva rifiutato il controllo obbligatorio.
Alla ricezione della comunicazione, gli agenti del Gruppo Trevi hanno subito iniziato le ricerche del tassista, rintracciandolo nel fine settimana presso via Giolitti. Oltre alla multa relativa al rifiuto di sottoporsi alle analisi, che per il Codice della Strada equivale alla positività, gli è stata ritirata la patente di guida, il Certificato di Abilitazione Professionale (CAP). Inoltre il taxi è stato sequestrato. Sarà il Prefetto, al quale la Polizia Locale ha inviato tutti i documenti, a decidere le sanzioni opportune per la vicenda.