Ogni volta che si è in malattia e non ci si può recare a lavoro, l’Inps accerta che l’assenza della persona sia legittima attraverso le cosiddette “visite fiscali”. Una circolare dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha di fatto rinnovato le regole di questi adempimenti, dunque è utile approfondirle per non farsi trovare impreparati e avere a che fare con brutte sorprese.
Nel caso di dipendenti statali e di lavoratori di enti locali, è necessario essere reperibili al proprio domicilio tutta la settimana (anche nei giorni festivi), più precisamente dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per quel che riguarda i dipendenti delle scuole, invece, le visite possono partire dal primo giorno di malattia. L’Inps ha poi previsto fasce orarie diverse per i privati, vale a dire dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
Il medico dovrà verificare l’esistenza della patologia e in caso di riduzione della prognosi dovrà motivare il tutto in maniera dettagliata. Se il dipendente ha bisogno di allontanarsi dal domicilio per visite e accertamenti, allora servirà una comunicazione preventiva al datore di lavoro. Infine, il cattivo funzionamento del citofono, i problemi all’udito della persona e qualsiasi altra incombenza non rappresentano una giustificazione per la mancata visita. Per ulteriori dettagli si può consultare la sezione “Malattia” del sito dell’Inps.