Il 15 giugno 1864 Cesare Castiglioni fondò la Croce Rossa Italiana, che da allora ha sempre dato il proprio supporto in casi di emergenza. L’attua Presidente nazionale è Francesco Rocca, in carica dal 2013
Era il 15 giugno 1864 quando il Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana decise di fondare a Milano la Croce Rossa Italiana, al tempo chiamata Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra.
Primo presidente Cesare Castiglioni, che fu chiamato a spiegare come intendesse agire nei confronti dei malati e dei feriti in guerra e che portò alla sottoscrizione della Convenzione di Ginevra, datata 22 agosto 1864. Proprio durante la conferenza arrivò l’approvazione dello stemma: una croce rossa su sfondo bianco in onore della Svizzera (i colori sono invertiti rispetto a quelli dello Stato).
Con l’inizio del conflitto tra Italia e Austria nel 1866, i volontari della Croce Rossa si misero subito in azione per andare a soccorrere la gente verso Custoza. E da allora la Croce Rossa Italiana ha sempre dato il suo supporto sul territorio nazionale, sia in caso di emergenze quotidiane, sia in caso di assistenza nei confronti dei più bisognosi (esempio, tragedie come terremoti o alluvioni).
Nel 1980 fu riconosciuta come ente privato di interesse pubblico, ma iniziò anche un periodo di commissariamento, che durò fino al 1998, anno in cui fu promulgato il nuovo Statuto. Cinque anni dopo fu Berlusconi a commissariarla di nuovo, ma il nuovo Statuto del 2005 portò all’elezione di Massimo Barra, in carica per tre anni.
Più recentemente la Croce Rossa Italiana è stata messa in liquidazione e ha assunto una nuova denominazione: Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana. Attualmente il Presidente nazionale è Francesco Rocca, eletto nel 2013, mentre Anna Maria Colombani e Maria Teresa Letta ricoprono la carica di vice Presidente.
Sette i principi fondamentali che guidano la CRI: l’umanità (soccorrere senza discriminazioni e favorire cooperazione e pace), l’imparzialità (nessuna distinzione di razza, religione, classe e opinioni politiche), neutralità (astensione dalla partecipazione a ostilità di qualsiasi genere e alle controversie politiche, religiose e razziali), indipendenza (trattandosi di un’istituzione di soccorso volontario non è guidato da nessuno scopo di lucro), unità (una sola è la Croce Rossa in Italia e tutti posso unirsi), universalità (tutte le società nazionali fanno capo alla Croce Rossa e alla Mezzaluna Rossa, movimento internazionale universale).