Realizzata una pizza da record a Expo 2015. Coldiretti, Univerde e Associazione Pizzaiuoli Napoletani raccolgono le firme per l’iscrizione della pizza nelle liste dell’Unesco.
Sabato 20 giugno, nel giorno del 126° compleanno della pizza margherita, il giudice del Guinness World Records, Lorenzo Veltri, ha proclamato il record mondiale. La pizza da guinness, lunga ben 1595,45 metri, rappresenta un importante sostegno internazionale alla candidatura italiana all’iscrizione della pizza nella lista Unesco del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, per la quale sono state 300mila le firme raccolte dalla Coldiretti insieme all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde dell’ex ministro dell’Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio. La maxipizza è stata preparata da uno staff composto da circa 200 persone, tra i quali 60 pizzaioli che hanno utilizzato 2 tonnellate di salsa di pomodoro, 1,5 tonnellate di mozzarella, 300 litri di olio extra vergine, 2 tonnellate di farina. Lungo il Decumano dell’Expo è poi avvenuta la distribuzione gratuita di circa 35.000 tranci di pizza margherita.
“Ora l’impegno si sposta a livello internazionale per difendere e tutelare un prodotto simbolo dell’identità nazionale conosciuto in tutto il mondo” afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’Expo rappresenta una occasione unica far conoscere a far supportare la candidatura anche dai milioni di visitatori stranieri”.
Il business della pizza solo in Italia ha raggiunto i 10 miliardi di euro nelle circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio dove lavorano complessivamente oltre 150mila persone. Ogni giorno solo in Italia si sfornano circa 5 milioni di pizze per un totale di un miliardo e mezzo all’anno anche se – sottolinea Coldiretti – i maggiori “mangiatori” sono diventati gli Stati Uniti che fanno registrare il record mondiale dei consumi con una media di 13 chili per persona all’anno, quasi il doppio di quella degli italiani che si collocano al secondo posto con una media di 7,6 chili a testa. Si tratta anche di una opportunità occupazionale importante poiché sono almeno 100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza ai quali – sottolinea Coldiretti – se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli. 4 su 10 sono stranieri. Infatti, di questi, solo 65 mila sono italiani, mentre tra gli stranieri a prevalere – precisa Coldiretti – sono i circa 20 mila egiziani e oltre 10 mila marocchini. Dall’estero viene dunque un contributo importante per mantenere viva la tradizione della pizza in Italia che evidenzia però anche la necessità – continua Coldiretti – di non disperderla e tutelarla con l’inserimento dell’Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella “Lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.