A Tiburtina si è verificata un’accesa protesta dei residenti rimasti senza acqua per 17 ore. Per questo, i cittadini hanno bloccato l’affollata via Tiburtina, all’altezza del civico 615, durante la giornata di ieri, 19 giugno, alle ore 16. Come riporta anche diRoma
Via Tiburtina è stata sbarrata utilizzando quattro cassonetti dell’Ama. Ad ideare la protesta, in particolare, sono stati circa 20 residenti di via Sante Bargellini. Si è manifestato per denunciare l’ennesimo grave episodio, a discapito di 50 famiglie. Queste sono state costrette a rimanere senza acqua per ben 17 ore, nella totale indifferenza delle autorità competenti.
Si tratta di una situazione allarmante che si protrae da mesi. Infatti, anche stavolta, durante la nottata del 18 giugno, dalle ore 2 le abitazioni di via Sante Bargellini sono rimaste senza acqua. Nel dettaglio, una palazzina del civico numero 21, a pochi passi dal parco Filippo Meda, che conduce al quartiere Monti Tiburtini. Il palazzo appartiene al complesso di case popolari che si trovano davanti piazza Sante Bargellini.
Ad intervenire a via Tiburtina, gli agenti del Commissariato Sant’Ippolito, al fine di ristabilire l’ordine pubblico e la circolazione del traffico. I poliziotti, insieme a due pattuglie del Comando dei Vigili Urbani di Roma, hanno provveduto alla rimozione dei quattro cassonetti dell’Ama. I residenti di Tiburtina, in seguito, hanno esposto le loro motivazioni di protesta:
“Ci sentiamo abbandonati dall’amministrazione locale, dal sindaco e da chi dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Ma non si sa chi“. Riferendosi alla nuova ditta che ha vinto l’appalto ma della quale non si sa ancora nulla.
Una donna, invece: “Ho mia madre che è a letto perché disabile. Per me, per noi tutti, è impossibile andare a prendere venti, o peggio ancora, trenta litri d’acqua in strada per soddisfare le esigenze basilari di un individuo. Abbiamo bambini piccoli, è inaccettabile una situazione del genere. È abominevole.”, ha spiegato.
Il guasto a Tiburtina ha riguardato un guasto a due delle sei pompe, rifornitrici di acqua corrente per le sei scale, ognuna della quale abitata da circa 25 famiglie. Le scale colpite dal disagio sono quella B1 e B2, dunque, un totale di 50 famiglie senza un bene di prima necessità. Nonostante i residenti abbiano segnalato le ultime vicende al numero verde del Comune di Roma per ottenere informazioni valide e soluzioni tempestive, nessuno ha mai affrontato il problema. Questa è stata la quinta volta che mancano rifornimenti di acqua.
Così, verso le ore 19 di ieri, i Vigili del Fuoco, dopo aver ispezionato le pompe guaste, hanno chiamato un tecnico specializzato. Lo stesso che era stato contattato da uno dei protestanti, durante le ore mattutine della medesima giornata. Tuttavia, l’uomo aveva risposto:
“Non è possibile intervenire lì, per il momento“.
Nonostante gli imprevisti, la situazione a Tiburtina è ritornata sotto controllo, grazie alle diverse sollecitazioni avanzate dagli agenti delle forze dell’ordine. Il danneggiamento alle pompe è stato momentaneamente risistemato, nell’arco di pochi minuti.