Anche la Comunità ebraica di Roma partecipa al lutto cittadino proclamato da Marino per ricordare il bambino morto nell’incidente che si è verificato nella stazione metropolitana di Furio Camillo
L’incidente che ha causato la morte del bambino all’interno della stazione metropolitana Furio Camillo ha fatto sì che il sindaco proclamasse il lutto cittadino. Ma non è solo il Comune a voler ricordare il piccolo Marco: la comunità ebraica di Roma, infatti, ha deciso di piantare degli alberi in Israele. Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni all’Adnkronos:
“La comunità ebraica di Roma ha immediatamente aderito al lutto cittadino. Abbiamo convocato e comunicato a tutti i direttori di dipartimento la nostra decisione, abbassato le bandiere che sono sugli edifici comunitari in segno di lutto ma soprattutto, come è tipico nella tradizione ebraica, abbiamo voluto degli alberi in memoria del bimbo scomparso tragicamente. Gli alberi vengono tradizionalmente piantati in Israele: è una simbologia per noi particolarmente importante perché la vita continua in una nuova vita. Per una mamma è una notizia che non si può nemmeno raccontare cosa esprima, non esiste nemmeno un termine per spiegare la mancanza di un figlio per un genitore. Ci sono orfani, ci sono vedove, ma purtroppo non si possono definire le mamme senza i propri figli. Sono tragedie alle quali nessuno di noi vorrebbe mai porre l’attenzione – ha concluso – ma che ci impegnano necessariamente a migliorare e a fare di tutto affinché non accadano più”.