Erano le 14:44 del 25 luglio 2000 quando il Concorde, partito da Parigi e destinato ad arrivare a New York, precipitò qualche chilometro dopo il decollo e si schiantò sull’Hotel Hotelissimo.
100 passeggeri morti, nove dell’equipaggio, composto da tre piloti e sei assistenti di volo, e quattro persone che lavoravano nell’albergo.
Il Concorde partì dall’aeroporto Charles de Gaulle e durante il decollo un detrito rimasto sulla pista finì col distruggere una gomma; uno dei frammenti della gomma arrivò a colpire l’ala sinistra del Concorde, che in quel momento stava andando a circa 300 km/h. L’urto causò un’onda di pressione nel serbatoio e portò alla fuoriuscita del carburante, quasi 75 litri al secondo. Altri frammenti della gomma tagliarono di netto i cavi del carrello sinistro dando vita a una scintilla che fece incendiare il carburante.
Una grande fiammata fece sì l’equipaggio decise di spegnere il secondo motore, ma avendo superato la V1 (Velocità di decisione che consiste nel superamento di velocità specifiche e obbliga il pilota a portare avanti il decollo anche in caso di avaria) il decollo proseguì anche se i motori non furono in grado di raggiungere la velocità necessaria.
L’aereo in volo non riuscì a prendere quota e mantenne una velocità di 370km/h a 60 metri d’altezza. In più l’aereo subì un’inclinazione e questo costrinse l’equipaggio a diminuire ulteriormente la potenza dei motori per livellare il mezzo, ma l’effetto ottenuto è stata la diminuzione della velocità del velivolo, che lo rese incontrollabile.
La diminuzione della velocità, infatti, portò il Concorde a schiantarsi sull’Hotel Hotelissimo, vicino all’aeroporto parigino Le Bourget. A nulla servì il comportamento dell’equipaggio, dimostratosi da subito ben preparato. Al momento dell’impatto l’aereo andò completamente distrutto.
A causa dell’incidente i Concorde sono stati modificati per aumentare la loro sicurezza, ma dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 il calo di mercato ha portato alla fine dei voli Concorde.
Negli anni a seguire sono state aperte delle indagini e nel 2008 il procuratore francese ha richiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo per la Continental Airlines e per altre cinque persone. Due anni più tardi la Air France ha ricevuto un milione di euro come risarcimento da parte della Continental, compagnia americana. La decisione è stata ribaltata nel 2012, quando la Corte d’Appello ha assolto due impiegati della Continentale l’ex Responsabile della Direzione generale dell’aviazione civile.
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