Facevano affari imponendo le slot-machine Roma e Guidonia: la Guardia di Finanza ha sgominato una banda che era attiva ad Acilia
La Guardia di Finanza ha arrestato nove persone (due erano già in carcere) nell’ambito dell’operazione “Vento dell’Est”: il blitz ha permesso alle fiamme gialle di sgominare una organizzazione criminale attiva ad Acilia che faceva affari grazie alle slot-machine dei locali romani. Gli uomini finiti in manette sono accusati di estorsione, illecita concorrenza con minaccia e violenza e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, il tutto aggravato dalle modalità mafiose.
Le indagini hanno accertato come i fratelli Sandro e Sergio Guarnera, dissociati dal clan camorrista dei Casalesi, avessero organizzato un proprio clan proprio ad Acilia. Grazie ai legami con la criminalità albanese, poi, il business era diventato più concreto. Inoltre, sono state intrecciate relazioni importanti con ex esponenti della banda della Magliana.
Le slot-machine venivano imposte a bar ed esercizi commerciali: l’organizzazione aveva poi deciso di espandere l’attività fino a Guidonia Montecelio, grazie alle facilitazioni assicurate dall’imprenditore romano Davide Di Gennaro. Il gruppo albanese garantiva un importante punto di riferimento a Roma, in particolare per l’approvvigionamento di narcotici. Il principale esponente di questo gruppo era riuscito a scalare i vertici della malavita romana, ottenendo il rispetto di personaggi come Massimo Carminati.
Tra le attività più eclatanti del clan va sottolineato il traffico di 20 chilogrammi di cocaina proveniente dalla Spagna e smerciata nella Capitale. Tra gli arrestati figura il nipote dei fratelli Guarnera, responsabile di una violenta aggressione fisica e verbale ai danni di una troupe giornalistica di La7 nel gennaio del 2014.