Roma cancella i numeri romani. Approvata una delibera che sottopone a “denominazione standardizzata” piazze, vie, trafori, ponti, ma anche bollette e carte d’identità
Roma dice addio ai numeri romani dalle targhe di piazze e vie, dalle bollette e dalle carte d’identità. D’ora in poi saranno tutti scritti a lettere. A quanto riporta “Il Messaggero”, nella mattinata di ieri, 22 luglio, la giunta guidata da Ignazio Marino ha approvato la delibera intitolata “Adeguamento delle denominazioni delle aree di circolazione già esistenti ai sensi della circolare Istat”.
La delibera, proposta dal dipartimento Cultura, nel seguire i dettami dell’Istituto nazionale di Statistica va anche a uniformare o abbreviare qua e là altri nomi. Da via San Pio Quinto (e non più V) e Corso Vittorio Emanuele Secondo (e non più II), al momento, calcola il quotidiano, tra larghi, vie, ponti, piazze e addirittura trafori (come quello già Umberto I) sono più di 60 i luoghi a dover essere sottoposti a quella che la delibera approvata ieri chiama “denominazione standardizzata”.